PRONTO TASSE Chi deve fare il 730

Chi deve fare la dichiarazione dei redditi

chi compila

  • contributo tecnico di
  • Tatiana Oneta
27 aprile 2023
  • contributo tecnico di
  • Tatiana Oneta

Come ogni anno, è tempo di presentare la dichiarazione dei redditi: ma chi è obbligato a presentarla? Chi invece può farne a meno? E cosa devo fare se ho degli investimenti all’estero? Ecco tutto quello che devi sapere.

In generale ogni cittadino che, nell'anno fiscale di riferimento, ha conseguito redditi e non risulta nelle ipotesi di esonero previste dalla normativa, deve fare il 730. Infatti, il modello 730 deve esser utilizzato da chi deve sistemare situazioni fiscali rimaste in sospeso, come la presenza di più redditi da lavoro da conguagliare o di redditi, come quelli da locazione, che non sono stati tassati. Tutti quelli che non devono pagare ulteriori imposte o conguagliare altri redditi, come chi percepisce assegni di invalidità, non deve presentare il 730. In particolare sei obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi, tramite modello 730 o Redditi (ex Unico):

  • se le addizionali comunale e/o regionale non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore al dovuto dal sostituto d'imposta;
  • se hai percepito solo redditi che derivano dalla locazione di fabbricati per i quali hai scelto di pagare la cedolare secca;
  • se hai percepito redditi da diversi sostituti d'imposta che non sono stati conguagliati dall'ultimo entro fine anno, quindi possiedi più certificazioni uniche.
Ricorda che il modello 730 non serve solo a dichiarare al fisco a quanto ammontino le tue entrate: rappresenta anche un'opportunità per recuperare parte delle spese che hai sostenuto durante l'anno. Pertanto, anche se sei tra i fortunati che non sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, potresti usarla per far valere deduzioni e detrazioni o acconti di imposta che hai versato in eccesso nei periodi precedenti, ottenendo quanto ti spetta direttamente nella busta paga o sulla pensione. Se, infine, sei a credito con il Fisco, puoi usare il 730 per pagare altre imposte tramite la compensazione.

Chi non è obbligato a fare la dichiarazione
I contribuenti che non sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi sono quelli che nel 2022 hanno avuto:

  • solo redditi da lavoro dipendente o da pensione;
  • solo redditi da lavoro dipendente o da pensione oltre al reddito dell'abitazione principale con le sue eventuali pertinenze (per le quali non è dovuta l'Imu) e redditi di altri fabbricati non locati situati obbligatoriamente in un Comune diverso da quello in cui si trova l'abitazione principale;
  • solo redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto.

Queste tre situazioni sono esenti dall'obbligo di presentazione della dichiarazione solo se i redditi sono stati corrisposti da un unico sostituto d'imposta obbligato a effettuare le ritenute d'acconto oppure, in caso di più sostituti, l'ultimo li ha certificati effettuando il conguaglio delle imposte a fine anno. Inoltre, le addizionali regionale e comunale sul reddito devono esser state versate correttamente o non sono dovute.

Possono evitare di presentare la dichiarazione anche coloro che nel 2022 hanno avuto esclusivamente:

  • redditi esenti, ad esempio le rendite Inail per invalidità permanente o per morte, le borse di studio, le pensioni sociali, le indennità d'accompagnamento, gli assegni per i ciechi, i sordi e gli invalidi civili;
  • redditi su cui hanno già pagato le tasse, tramite ritenute alla fonte, quali: gli interessi sui conti correnti bancari o postali o i redditi derivanti da lavori socialmente utili;
  • redditi soggetti a imposta sostitutiva come gli interessi sui BoT (Buoni ordinari del Tesoro) o sugli altri titoli del debito pubblico;
  • redditi derivanti dal possesso dell’abitazione principale con sue eventuali pertinenze e altri fabbricati non locati situati obbligatoriamente in un Comune diverso da quello in cui si trova l'abitazione principale.

Esistono poi casi di esonero dall'obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi che dipendono dal reddito. Non deve presentare il 730 chi possiede:

  • solo redditi di terreni e/o fabbricati, comprese l'abitazione principale e relative pertinenze (per le quali non è dovuta l'Imu), per un totale complessivo di massimo 500 euro;
  • un reddito complessivo inferiore a 8.500 euro nel quale sia incluso un assegno periodico corrisposto dall'ex coniuge. Non si considera l'assegno relativo al mantenimento dei figli. Nel reddito complessivo non si calcola quello derivante dall'abitazione principale e dalle sue pertinenze;
  • un reddito complessivo inferiore a 5.500 euro che includa uno dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro: ad esempio, le collaborazioni occasionali pagate con ritenuta d'acconto;
  • un reddito complessivo inferiore a 30.658,28 euro derivante dai compensi erogati a chi pratica attività sportiva dilettantistica;
  • un reddito complessivo inferiore a 8.176 euro in cui sia incluso un reddito da lavoro dipendente, assimilato (nel reddito complessivo non si calcola quello derivante dall'abitazione principale e dalle sue pertinenze);
  • un reddito complessivo inferiore a 8.500 euro in cui sia incluso un reeddito da pensione (nel reddito complessivo non si calcola quello derivante dall'abitazione principale e dalle sue pertinenze)
  • un reddito complessivo inferiore a 7.500 euro che includa un reddito da pensione e redditi da terreni per un importo massimo di 185,92 euro (nel reddito complessivo non si calcola quello derivante dall'abitazione principale e dalle sue pertinenze).

In questi ultimi tre casi il periodo di lavoro o di pensione deve essere di 365 giorni.

Se nel 2022 hai pagato l'Imu, il solo reddito derivante dall’abitazione principale e pertinenze non entra nel calcolo dei limiti di reddito appena elencati.

 

La dichiarazione congiunta

Se sei sposato o unito civilmente puoi usare la dichiarazione congiunta, che riunisce le dichiarazioni dei coniugi, purché entrambi abbiate solo redditi dichiarabili con il 730 e almeno uno dei due rientri tra coloro che possono usarlo. Tuttavia, la congiunta non compensa debiti e crediti tra i coniugi, ma permette il conguaglio congiunto con un unico sostituto d’imposta. Ricorda che non si può presentare la dichiarazione congiunta per conto di persone incapaci - compresi i minori - e se il coniuge è deceduto prima di presentare la dichiarazione.

Nella dichiarazione congiunta va indicato come "dichiarante" il coniuge il cui sostituto d'imposta effettuerà i conguagli sulla busta paga. 

Chi fa il 730 di minori o incapaci
Se devi presentare la dichiarazione per conto di persone incapaci o di un minore, puoi usare il 730 solo se la persona per cui presenti il modello ha le caratteristiche per usarlo. In questo caso devi usare due 730: in entrambi i modelli devi indicare il codice fiscale di chi stai rappresentando e il tuo nella casella “rappresentante o tutore”. Ricorda, però, che sei tu a doverli firmare entrambi.

Nel primo modello 730, barra la casella “Dichiarante” e barra la casella “Tutelato” se sei il rappresentante legale o l'amministratore di sostegno oppure la casella “Minore” se sei il genitore che presenta la dichiarazione per i redditi del minore. In questo modello riporta tutti i redditi e i dati anagrafici del contribuente per il quale stai presentando la dichiarazione.

Nel secondo modello 730, nel rigo “contribuente”, barra la casella “rappresentante o tutore o erede” e compila con i tuoi dati i riquadri dei dati anagrafici e della residenza anagrafica.

Ricorda che in questi casi non è mai possibile presentare la dichiarazione congiunta e i redditi dei soggetti coinvolti non vengono in nessun caso cumulati.

Compilare il frontespizio del 730

Ecco qualche piccola precisazione per compilare in modo corretto la parte relativa al contribuente.

  • Nel rigo contribuente, la casella “dichiarante” deve essere barrata da chi presenta la propria dichiarazione dei redditi. Se la dichiarazione è congiunta, quello tra i coniugi che intende utilizzare il proprio sostituto d’imposta per il conguaglio deve barrare sia la casella “dichiarante” che la casella “dichiarazione congiunta”. L'altro metterà la crocetta solo su “coniuge dichiarante”.
  • Attenzione al codice fiscale: nella casella corrispondente inserisci quello del contribuente cui si riferisce la dichiarazione.
  • La casella “soggetto fiscalmente a carico di altri” deve essere compilata col codice "1" da chi possiede un reddito inferiore a 2.840,51 euro annui al lordo degli oneri deducibili e risulta a carico di un familiare; col codice "2" dai figli che abbiano un reddito inferiore a 4.000 euro annui al lordo degli oneri deducibili e che non abbiano ancora compiuto 25 anni.
  • Se non hai un sostituto d'imposta che possa effettuare il conguaglio o presenti il 730 per un contribuente deceduto indica la lettera “A” nella casella “730 senza sostituto”.
  • Il quadro K riguarda gli amministratori di condominio. 
  • La casella “situazioni particolari” deve essere usata in caso di chiarimenti sulla compilazione del 730, che il Fisco eventualmente fornisce dopo la pubblicazione delle istruzioni ufficiali.

I dati anagrafici
Nella parte relativa ai dati anagrafici, il Fisco ti chiede la carta d'identità. Anche in questo caso è bene fare attenzione ad alcune situazioni particolari:

  • chi è nato all’estero deve indicare, al posto del “Comune”, lo Stato di nascita, senza ovviamente compilare lo spazio relativo alla provincia;
  • la parte della “residenza anagrafica” si compila solo se hai cambiato residenza, anche nell’ambito dello stesso Comune, nel periodo dal primo gennaio 2022 fino alla data di presentazione della dichiarazione. In questo caso indica la nuova residenza specificando giorno, mese e anno della variazione;
  • se presenti la tua prima dichiarazione dei redditi, sei obbligato a indicare la residenza anagrafica e devi barrare la casella “dichiarazione presentata per la prima volta”.

L'indicazione del numero di telefono e dell’indirizzo email è facoltativa e serve a chi vuole ricevere informazioni e aggiornamenti dall'Agenzia delle Entrate.

Il domicilio fiscale
Il domicilio fiscale coincide generalmente con la residenza anagrafica: quindi, in caso di variazione della residenza, cambiano sia il domicilio fiscale che le tasse da pagare. Il domicilio fiscale è importante per versare le addizionali comunale e regionale all'Irpef, che sono stabilite dalle singole amministrazioni locali e che per questo motivo possono essere più o meno onerose a seconda di dove si abita.

Se non hai cambiato la residenza o hai cambiato casa, ma sei rimasto nello stesso Comune, puoi compilare solo il rigo domicilio fiscale al 1/1/2022 lasciando gli altri in bianco.

Se hai cambiato il Comune di residenza, devi compilare tutti e tre i righi relativi al domicilio fiscale: in questo modo il Fisco può farti pagare correttamente le addizionali comunale e regionale. Devi compilare:

  • il rigo domicilio fiscale al 1/1/2022 indicando il nuovo Comune di residenza se la variazione è avvenuta entro il 2 novembre 2020; mentre devi indicare il vecchio Comune di residenza se hai cambiato casa dal 3 novembre 2021;
  • il rigo domicilio fiscale al 1/1/2023indicando il nuovo Comune di residenza se la variazione è avvenuta entro il 2 novembre 2022; mentre se hai cambiato casa dal 3 novembre 2022 indica il vecchio Comune di residenza.

Attenzione: ai fini fiscali, gli effetti della variazione decorrono dal sessantesimo giorno successivo a quello in cui si è verificata la variazione.

La casella “fusione Comuni”, presente in entrambi i righi, deve esser compilata solo da chi risiede in un Comune istituito per fusione dal 2018 ed entro il 1° gennaio 2022 compreso e se l'amministrazione ha deliberato aliquote dell'addizionale comunale differenziate per ciascuno dei territori dei comuni estinti. Se ti trovi in questa situazione consulta le istruzioni ministeriali per la corretta compilazione della casella.  

I residenti in Veneto, Marche Lazio che si trovano in situazioni particolari (trovi l'elenco nell'Appendice alle istruzioni ministeriali al 730), versano l'addizionale regionale con un'aliquota agevolata e pertanto devono compilare la casella “Casi particolari addizionale regionale” con il codice 1. Se sei residente in Veneto o nel Lazio e chiedi l'agevolazione per te stesso devi inserire il codice 2.

Il sostituto d'imposta
Per ottenere il conguaglio in busta paga o sulla pensione devi inserire correttamente i dati del sostituto d'imposta. Se sei un lavoratore dipendente, assimilato o un pensionato trovi i dati che ti servono nella Certificazione Unica che il sostituto d'imposta ti deve consegnare entro il 16 marzo 2022. Se non lo ha fatto puoi inviargli un sollecito.

Se il sostituto d'imposta che farà i conguagli è diverso da quello che ha rilasciato la Certificazione Unica, inserisci i dati del nuovo sostituto che chiederai direttamente a lui. Ci sono poi i casi particolari:

  • se la dichiarazione è congiunta, bisogna indicare i dati del sostituto d'imposta del “dichiarante”, il coniuge dichiarante non compila il quadro;
  • se la dichiarazione è per conto dell'incapace, vanno indicati i dati del sostituto d'imposta del minore o del tutelato (nella dichiarazione del rappresentante o del tutore il riquadro non si deve compilare);
  • se la dichiarazione è per conto del defunto, i dati del sostituto d'imposta non vanno mai compilati;
  • se non hai il sostituto d'imposta, devi barrare la casella corrispondente. Ricordati di inserire la lettera A nella casella “730 senza sostituto” presente nella sezione “contribuente” di fianco alla casella “codice fiscale”.

Se nella CU trovi compilata la casella 11 “codice sede” che si riferisce all'Inps competente, copiala nella omonima casella del 730.

Firma la dichiarazione
Firma nell’apposito riquadro e indica il numero di modelli utilizzati per fare il 730. Se vuoi che il Caf o il professionista a cui ti sei rivolto ti informino su eventuali irregolarità presenti nella dichiarazione e segnalate dall'Agenzia delle Entrate barra la casella relativa: chi ti presta l'assistenza fiscale segnalerà che accetta di renderti questo servizio sul 730-2, cioè il modello che ti consegna insieme alla documentazione fornita e che prova l'avvenuta presentazione della dichiarazione.