Quando i figli sono a carico nella dichiarazione dei redditi

- di
- Luca Cartapatti
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta
Le detrazioni per i figli, che siano naturali, riconosciuti, adottivi o affidati, spettano anche se questi non convivono con chi li dichiara a proprio carico e anche se sono residenti all’estero. La detrazione nel 730 viene riconosciuta a prescindere dall'età del figlio e dal fatto che sia o meno ancora studente. Vediamo tutto nel dettaglio.
A prescindere dal fatto che si percepiscano le detrazioni perché il figlio ha compiuto 21 anni oppure l'assegno unico universale, le regole per esser considerati a carico non variano, allo stesso modo le spese sostenute per i figli possono esser detratte o dedotte dai genitori che percepiscono l'assegno unico e non le detrazioni.
Le detrazioni per i figli (naturali, riconosciuti, adottivi o affidati) spettano anche se questi non convivono con chi li dichiara a proprio carico e anche se non sono residenti in Italia. La detrazione viene riconosciuta a prescindere dall'età del figlio e dal fatto che sia o meno ancora studente.
L'unico limite che il Fisco impone ai genitori è che facciano metà per uno:
- se non sono legalmente separati, devono ripartirsi al 50% la detrazione per ogni figlio a carico. I genitori possono, di comune accordo, attribuire tutta la detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato, per evitare che sia persa in tutto o in parte dal genitore con reddito particolarmente basso. Per capire come godere al massimo della detrazione, fai qualche conto: la detrazione diminuisce all'aumentare del reddito, quindi attribuendola completamente al reddito più alto, lo sconto complessivamente percepito dalla famiglia risulta più basso.
- In caso di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione del matrimonio, la detrazione spetta al 100 % al genitore affidatario; in caso di affidamento congiunto, invece, si divide al 50 %. Anche in questo caso, però, è possibile - per i motivi appena ricordati - decidere di comune accordo di attribuire l'intera detrazione al genitore con reddito più elevato, a patto che, nell'affidamento congiunto, restituisca il 50 % della detrazione all'altro genitore.
Ci sono alcuni casi in cui la detrazione spetta per intero a un solo genitore, e cioè:
- quando l'altro genitore è fiscalmente a suo carico;
- se uno dei genitori rimane vedovo/a con figli e si risposa;
- per figli adottivi o affidati del solo contribuente, anche se questi è coniugato;
- se l'altro genitore è deceduto oppure non ha riconosciuto il figlio: in questo caso, la detrazione per il primo figlio potrebbe essere sostituita da quella per il coniuge, se più conveniente, e, in caso di presentazione del 730 tramite Caf o professionista, ti dovrebbe esser assegnata in automatico la detrazione più conveniente in funzione della tua situazione.
Attenzione alle spese detraibili e deducibili
Spese detraibili e deducibili variano in base a chi dichiara di aver il figlio a carico:
- se i due genitori dichiarano il proprio figlio a carico al 50% non sono obbligati a dividersi a metà le detrazioni per le spese sostenute per lui, (quali quelle mediche, scolastiche, universitarie ecc…);
- se un solo genitore dichiara a proprio carico il figlio, dovrà necessariamente attribuirsi tutte le sue spese.
Quando è prevista una franchigia è bene fare un paio di conti per capire cosa conviene fare. Facciamo un esempio per le spese mediche che hanno una franchigia indetraibile di 129,11 euro. Se la mamma ha sostenuto spese mediche per sé di 500 euro e il papà invece ha solo una fattura a lui intestata di 50 euro, le spese del figlio è meglio attribuirle tutte alla mamma. Infatti il papà essendo sotto la franchigia non recupera le proprie spese e attribuendogli quelle del figlio perderebbe la parte di queste fino a concorrenza della franchigia. In pratica, nel complesso la famiglia ci perde.
Viceversa, quando è prevista una deduzione della spesa, è bene attribuirla al genitore che ha il reddito più alto, perché recupera una percentuale maggiore di imposte. Ad esempio, dedurre una spesa di 1.000 euro da un reddito di 35.000 euro significa recuperare 380 euro, dedurla da un reddito di 25.000 euro permette di recuperare solo 270 euro.