Acqua in bottiglia: la purezza che non sempre c'è

Vette d'alta montagna e nevi perenni sono utilizzate sulle bottiglie per invogliare all'acquisto. Ma, in realtà, spesso proprio le indicazioni sulle sorgenti spariscono dalle etichette. E la sbandierata purezza dell'acqua in bottiglia è smentita dal test in laboratorio: la minerale non ha niente di speciale rispetto a quella del rubinetto.
Chi acquista la minerale è spesso convinto che l'acqua imbottigliata sia un liquido puro e immune da difetti. Ma è davvero così? Non sempre. Infatti molto dipende dalla conformazione del suolo da cui sgorga, che può aggiungere contaminanti di vario tipo. Il nostro ultimo test sulle frizzanti, effervescenti naturali e sulle naturali conferma che l'acqua in bottiglia non ha niente di speciale rispetto a quella dei nostri rubinetti e la tanto sbandierata purezza viene spesso smentita dalle analisi in laboratorio. Scopri quali sono le acque migliori del test.
Confronta le acque in bottiglia
Come scegliere la bottiglia giusta?
Iniziamo intanto col premiare le confezioni più trasparenti, almeno in etichetta. Il nostro test dimostra infatti che non tutti i produttori sono così interessati a fornire informazioni dettagliate sull'acqua. Pur essendo obbligatoria per legge, per esempio, alcune bottiglie dimenticano di inserire l'indicazione relativa alla sorgente da cui sgorga: per questo in alcuni casi le abbiamo penalizzate. Altre, invece, evitano di rendere conto dell'altezza della sorgente, indicatore importante per capire quanto è distante da fonti di inquinamento. E allora le immagini di bianchissime nevi perenni o di vette incontaminate valgono davvero poco, perché hanno poca aderenza con la realtà. Come diciamo sempre, l'acqua dei nostri rubinetti è mediamente sicura e non c'è un motivo reale per preferire quella imbottigliata. Se proprio non riesci a fare a meno della minerale, ti sveliamo quali sono le bottiglie di naturale e quelle di frizzante ed effervescenti naturali migliori del nostro ultimo test.
L'ossessione del residuo fisso basso
Utilizzare il residuo fisso come parametro per la scelta dell'acqua minerale non è sempre la strategia giusta. Eppure i residui fissi molto bassi vengono utilizzati a mo' di slogan per attirare i consumatori. Ricordiamo che questo aspetto va valutato solo in caso di particolari necessità alimentari o di stagione. La maggior parte delle acque minerali vanta di essere oligominerale, quindi con un basso contenuto di minerali. Il residuo fisso tra i 50 e i 500 milligrammi per litro, rende queste acque adatte al consumo di tutti i giorni. Non vanno bene per un uso continuativo, invece, le acque cosiddette minerali o mediominerali, utili d'estate o durante l'attività sportiva, per reintegrare liquidi e sali minerali persi con la sudorazione. Sono invece considerate acque terapeutiche, da bere quindi sotto controllo medico, quelle ricche di sali minerali, con un residuo fisso superiore a 1.500 mg/l, come l'acqua Fonte essenziale.
Poco sodio, lo slogan tanto caro agli spot
Un aspetto su cui insiste spesso la pubblicità è quello del basso contenuto di sodio. E, per rafforzare il messaggio, si preferisce indicare questo oligoelemento in percentuale, piuttosto che in termini assoluti, in modo da avere tanti zeri dopo la virgola. La pubblicità sceglie quindi indicazioni come "0,0001% di sodio" perché risultano più efficaci rispetto ad altre come "1 mg/l". Quello che però la pubblicità non dice è che, per prevenire problemi di salute, bisogna preoccuparsi del sale contenuto negli alimenti e non di quello dell'acqua. Riguardo i contaminanti, arrivano notizie abbastanza incoraggianti: nella quasi totalità dei casi, il laboratorio ha rilevato concentrazioni abbondantemente al di sotto del limite massimo previsto dalla legge. Tracce di metalli pesanti sono state riscontrate un po' in tutti i campioni del test, ma per fortuna si tratta sempre di concentrazioni che non destano preoccupazioni, perché al di sotto della soglia di legge. La conformazione del suolo da cui sgorga l'acqua influenza questo tipo di contaminazione, a conferma che quello contenuto nelle bottiglie non è in realtà un liquido puro e immune da difetti.