Panzironi, il Tar conferma la sanzione dell'Autorità garante. Ecco tutte le motivazioni
Il Tar del Lazio conferma la multa dell’Antitrust del 2019: circa 265mila euro di sanzione per le trasmissioni di Panzironi volte a promuovere la sua dieta Life 120 e i suoi integratori. L'attività di Panzironi era stata sanzionata nel 2018 e nel 2019, mentre nel 2020 (in piena pandemia) era intervenuta anche l'AgCom per sospendere le sue trasmissioni tv: secondo il garante le informazioni veicolate da Panzironi erano dannose per i telespettatori.

Il Tar del Lazio conferma la multa di 265mila euro comminata a Panzironi dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) nel 2019. Secondo l'Antitrust, Panzironi inviava messaggi dannosi per i telespettatori attraverso le sue trasmissioni. A nulla è quindi valso il ricorso dell'emittente televisiva di Panzironi, che contestava una violazione della libertà di stampa, infine rigettato dal Tar. Per i giudici regionali le ragioni di Antitrust sono fondate.
La conferma della multa arriva dopo i due provvedimenti di Antitrust (nel 2018 e 2019) e uno di AgCom (Autorità garante delle comunicazioni) che aveva sospeso le trasmissioni tv di Panzironi per 6 mesi nel 2020, in piena pandemia. Ma perché la dieta di Panzironi è stata oggetto di sanzione? Ripercorriamo le motivazioni che le due autorità garanti hanno dato nei loro provvedimenti.
Life120.it e la prima sanzione di Antitrust (2018)
Già a febbraio 2018 Altroconsumo aveva segnalato le pratiche scorrette del sito internet Life120.it e il suo proprietario Adriano Panzironi. L'Antitrust aveva deciso quindi di comminare una prima sanzione (500 mila euro) nel settembre 2018 per informazioni ingannevoli e pubblicità occulta. L'Antitrust aveva rilevato due condotte scorrette.
- Divulgazione di informazioni ingannevoli. I prodotti venduti sul sito Life120.it venivano presentati e pubblicizzati come efficaci rimedi per risolvere le più svariate patologie. Si trattava però di semplici integratori alimentari e la normativa di questo settore parla chiaro: sulle etichette o tramite pubblicità non può essere attribuito a questo tipo di prodotti nessuna proprietà terapeutica, né capacità di prevenzione o cura di malattie. Per questa pratica scorretta, l’Autorità diede alla società Life 120 Italia S.r.l., che commercializza questi integratori, una sanzione di 150 mila euro.
- Modalità poco trasparenti di promozione degli integratori. In questo caso, sotto accusa finì la trasmissione televisiva “Il cerca salute”. Il programma, che apparentemente aveva un contenuto informativo, in realtà aveva finalità puramente promozionali. Serve a Panzironi per vendere i suoi prodotti e promuovere il libro “Vivere 120 anni” in cui è descritta la sua dieta. Per questa pratica scorretta, l’Autorità dispose nei confronti dei professionisti coinvolti e delle emittenti locali che diffusero la trasmissione una multa di 426 mila euro.
La seconda sanzione (2019), ora confermata dal Tar
A ottobre 2019 è arrivata una seconda sanzione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, questa volta da circa 260 mila euro (quella che ora è stata confermata dal Tar) per aver reiterato le pratiche commerciali scorrette già vietate e sanzionate il 13 settembre del 2018. Questo a conferma della scorrettezza di queste pratiche: una proposta alla quale stare alla larga anche quando ottiene visibilità.
Nel mirino del Garante in particolare erano finite le informazioni ingannevoli presenti nello spot dell'integratore Orac Spice, andato in onda fino a giugno 2019 durante la trasmissione "Il Cerca Salute". Nello spot l'integratore vanta effetti preventivi e terapeutici che in realtà non erano dimostrati, visto che, come sostiene la stessa Antitrust, "per definizione può invece avere soltanto l'effetto di ottimizzare le funzioni fisiologiche che sono già nei limiti della normalità".
Il Garante in aggiunta aveva comminato sanzioni (40 mila euro a testa) anche alla società Welcome Time Elevator, Life 120 Italia, Teleuniverso e allo stesso Adriano Panzironi per aver reiterato il profilo di pubblicità occulta. Il 5 marzo 2019 durante la trasmissione della rubrica "Panzironi venga a pranzo da noi" sull'emittente televisiva Teleuniverso, ovvero in un contesto non idoneo allo scopo pubblicitario, Panzironi aveva decantato i benefici di "Life 120" e ne aveva sollecitato l'acquisto.
AgCom sospende le trasmissioni nel 2020
Sulla questione Panzironi si era mossa anche l'Autorità Garante per le comunicazioni: nell'aprile del 2020, ovvero in piena emergenza Covid, aveva deciso di sospendere le trasmissioni del canale 61 del digitale terrestre e di quello satellitare 880 che ospitavano i programmi di Panzironi e la promozione della sua dieta Life 120. La motivazione? "Violazione delle disposizioni che impongono il rispetto della salute pubblica e vietano di indurre comportamenti che possano metterla in pericolo".
In particolare il Garante aveva rilevato "la diffusione di contenuti, commerciali e non, potenzialmente suscettibili di porre in pericolo la salute degli utenti". Contenuti che avrebbero spinto a "una sottovalutazione dei rischi potenziali connessi al virus Covid-19". Il riferimento era a trasmissioni come "Il Cerca Salute" e allo speciale "Quello che non vi hanno detto sul Coronavirus". Secondo l'Autorità, trasmissioni che avrebbero indotto negli spettatori "l’erroneo convincimento che lo stesso virus possa essere trattato o prevenuto con misure non terapeutiche, ma alimentari o di mera integrazione".
Un comportamento ritenuto dall'AgCom particolarmente grave soprattutto perché "gli autori e il protagonista dei programmi in questione hanno utilizzato un modulo comunicativo basato sulla suggestionabilità dello spettatore medio". Lo scopo? Ovviamente quello di proporre i prodotti Life 120 "se non come alternativa - quantomeno come imprescindibile complemento alle indicazioni terapeutiche provenienti dalle autorità sanitarie".
Questo provvedimento di sospensione era quindi arrivato anche a seguito dell'apertura dei due procedimenti e soprattutto delle due sanzioni di Antitrust, la prima come abbiamo visto a febbraio del 2018 (da 500 mila euro) per informazioni ingannevoli e pubblicità occulta e la seconda a ottobre del 2019 (da circa 260 mila euro) per aver reiterato le pratiche commerciali scorrette. Sanzione quest'ultima che ora il Tar del Lazio ha giudicato legittima confermandone la validità.
Una dieta senza fondamento
La dieta Life 120 di Adriano Panzironi, ha diverse aggravanti. In primis il fatto che il suo ideatore, che si dichiara giornalista e imprenditore, non ha alcun titolo di studi legato alla nutrizione, né esperienze in questo campo. Non è un caso, quindi, che si tratti di consigli nutrizionali campati per aria, una specie di dieta low carb a base di pesce, carne, uova, verdura e poca frutta, che può creare seri squilibri in chi la segue. Inoltre, attraverso le sue trasmissioni televisive fintamente giornalistiche (e giustamente finite nel mirino dell’Antitrust) si fa appello al più becero complottismo per convincere i telespettatori del fatto che la medicina ufficiale non rivelerebbe certe scoperte sull’alimentazione per puro interesse. Argomento usato da Panzironi per promuovere il libro e una serie di integratori che portano il marchio registrato di questo regime.
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