Trova lo zucchero nascosto negli alimenti

Gli zuccheri semplici aggiunti negli alimenti confezionati (merendine, dolci, caramelle, biscotti...) sono in eccesso, davvero troppi. Il rischio è di superare la quantità massima consigliata senza rendersene conto. Usa il calcolatore per capire quanto zucchero stai consumando con diversi tipi di alimenti.
Zuccheri, dolci, bevande zuccherate devono essere consumati nei giusti limiti. Usa il calcolatore per capire, per ciascun tipo di alimento, quanti grammi di zucchero stai consumando, quanti i cucchiaini corrispondenti, quante le calorie e la relativa percentuale rispetto al consumo massimo consigliato giornaliero.
Zucchero: perché è importante
Lo zucchero da tavola è composto al 99,9 % da saccarosio. Non ha quindi altri elementi nutritivi, come vitamine e sali minerali in quantità significativa: per questo le calorie fornite dallo zucchero vengono spesso definite come “calorie vuote”. È tuttavia un elemento imprescindibile nella nostra alimentazione perché ci fornisce l’energia necessaria a compiere molti compiti della giornata. Dal punto di vista nutrizionale, lo zucchero appartiene alla grande famiglia dei carboidrati, che si divide in due gruppi:
- i polisaccaridi o zuccheri complessi, come l’amido presente in pasta, riso e patate, la cui digestione avviene lentamente.
- gli zuccheri semplici: saccarosio (il comune zucchero da tavola), glucosio, fruttosio e lattosio, che sono invece a rapido assorbimento.
All’interno degli zuccheri semplici, bisogna distinguere lo zucchero aggiunto da quello presente naturalmente in alcuni alimenti come frutta (fruttosio) e latte (lattosio).
Il consumo raccomandato
Secondo le raccomandazioni dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, gli zuccheri semplici possono essere consumati come fonte di energia per l’organismo nei limiti del 10-15% dell’apporto calorico giornaliero. In questo conteggio non rientrano gli zuccheri presenti nella frutta e nel latte, perché la loro assunzione è accompagnata anche da altri importanti elementi, quali vitamine e sali minerali. In parole semplici: 50 g, cioè non più di 10 cucchiaini o zollette al giorno.
Gli zuccheri sono presenti naturalmente negli alimenti, ma l’introito maggiore è dato dalla loro aggiunta per motivi gastronomici o tecnologici nei prodotti trasformati. In questo caso il consumatore non è sempre in grado di valutare il peso di questo apporto nell’alimentazione di tutti i giorni. L’unica possibilità per orientarsi è quella di leggere l’etichetta nutrizionale: sempre più spesso viene riportata la voce "zuccheri" all’interno della categoria carboidrati. Attenzione anche ai prodotti "senza zuccheri aggiunti". Questa scritta può essere utilizzata solo nei prodotti che non contengono né zuccheri aggiunti né altri ingredienti utilizzati per le loro proprietà dolcificanti, come ad esempio il succo d’uva concentrato. Se l’alimento contiene naturalmente zuccheri, sull’etichetta deve figurare la scritta: "contiene naturalmente zuccheri".
Zuccheri, dolci, bevande zuccherate devono essere consumati nei giusti limiti. Ecco le linee guida dell’Inran per un consumo di dolci appagante ma non nocivo. Ecco qualche consiglio:
- modera il consumo di alimenti dolci e bevande zuccherate nel corso della giornata, per non superare la quantità di zuccheri raccomandata;
- tra i dolci, preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana perchè contengono meno grasso e zucchero e più amido (ad esempio, biscotti, torte non farcite);
- utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (marmellate, confetture di frutta, miele e creme);
- limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio (zucchero comune) e specialmente di quelli che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torroni. Lavati comunque i denti dopo il loro consumo;
- se vuoi consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificati con edulcoranti sostitutivi, controlla in etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire.
Zuccheri, dolci, bevande zuccherate devono essere consumati nei giusti limiti. Usa il calcolatore per capire, per ciascun tipo di alimento, quanti grammi di zucchero stai consumando, quanti i cucchiaini corrispondenti, quante le calorie e la relativa percentuale rispetto al consumo massimo consigliato giornaliero.
Lo zucchero da tavola è composto al 99,9 % da saccarosio. Non ha quindi altri elementi nutritivi, come vitamine e sali minerali in quantità significativa: per questo le calorie fornite dallo zucchero vengono spesso definite come “calorie vuote”. È tuttavia un elemento imprescindibile nella nostra alimentazione perché ci fornisce l’energia necessaria a compiere molti compiti della giornata. Dal punto di vista nutrizionale, lo zucchero appartiene alla grande famiglia dei carboidrati, che si divide in due gruppi:
- i polisaccaridi o zuccheri complessi, come l’amido presente in pasta, riso e patate, la cui digestione avviene lentamente.
- gli zuccheri semplici: saccarosio (il comune zucchero da tavola), glucosio, fruttosio e lattosio, che sono invece a rapido assorbimento.
All’interno degli zuccheri semplici, bisogna distinguere lo zucchero aggiunto da quello presente naturalmente in alcuni alimenti come frutta (fruttosio) e latte (lattosio).
Secondo le raccomandazioni dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, gli zuccheri semplici possono essere consumati come fonte di energia per l’organismo nei limiti del 10-15% dell’apporto calorico giornaliero. In questo conteggio non rientrano gli zuccheri presenti nella frutta e nel latte, perché la loro assunzione è accompagnata anche da altri importanti elementi, quali vitamine e sali minerali. In parole semplici: 50 g, cioè non più di 10 cucchiaini o zollette al giorno.
Gli zuccheri sono presenti naturalmente negli alimenti, ma l’introito maggiore è dato dalla loro aggiunta per motivi gastronomici o tecnologici nei prodotti trasformati. In questo caso il consumatore non è sempre in grado di valutare il peso di questo apporto nell’alimentazione di tutti i giorni. L’unica possibilità per orientarsi è quella di leggere l’etichetta nutrizionale: sempre più spesso viene riportata la voce "zuccheri" all’interno della categoria carboidrati. Attenzione anche ai prodotti "senza zuccheri aggiunti". Questa scritta può essere utilizzata solo nei prodotti che non contengono né zuccheri aggiunti né altri ingredienti utilizzati per le loro proprietà dolcificanti, come ad esempio il succo d’uva concentrato. Se l’alimento contiene naturalmente zuccheri, sull’etichetta deve figurare la scritta: "contiene naturalmente zuccheri".
Zuccheri, dolci, bevande zuccherate devono essere consumati nei giusti limiti. Ecco le linee guida dell’Inran per un consumo di dolci appagante ma non nocivo. Ecco qualche consiglio:
- modera il consumo di alimenti dolci e bevande zuccherate nel corso della giornata, per non superare la quantità di zuccheri raccomandata;
- tra i dolci, preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana perchè contengono meno grasso e zucchero e più amido (ad esempio, biscotti, torte non farcite);
- utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (marmellate, confetture di frutta, miele e creme);
- limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio (zucchero comune) e specialmente di quelli che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torroni. Lavati comunque i denti dopo il loro consumo;
- se vuoi consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificati con edulcoranti sostitutivi, controlla in etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire.