Come scegliere le zuppe pronte

Sono un’alternativa al panino in ufficio, ma anche un modo pratico e veloce per mettere in tavola un primo piatto caldo. Tra le zuppe pronte, la varietà di scelta è molto ampia. Di fronte a così tanta offerta come orientarsi? Al di là dei gusti personali, ci possono essere delle considerazioni generali per aiutarci nella scelta.
Sono un’alternativa al panino in ufficio, ma anche un modo pratico e veloce per mettere in tavola un primo piatto caldo. Tra le zuppe pronte, la varietà di scelta è molto ampia.
Negli ultimi anni, il mercato delle zuppe pronte si è ampliato molto. Per zuppe pronte intendiamo il mix di verdure e/o legumi con o senza pasta, che scaldiamo pochi minuti e portiamo in tavola. C’è l’imbarazzo della scelta: per modalità di conservazione, tra banco frigo, prodotti a temperatura ambiente e surgelati, e per ciascuna di queste tipologie sono tante le ricette che si trovano (solo verdure, zuppa toscana, pasta e fagioli….).
Di fronte a così tanta offerta come orientarsi? Al di là dei gusti personali, ci possono essere delle considerazioni generali per aiutarci nella scelta.
Modalità di conservazione: vantaggi e svantaggi
- Surgelati
- Vantaggi: possono essere sempre a disposizione nel freezer; hanno un lungo periodo di conservazione; mantengono bene le vitamine.
- Svantaggi: per quanto veloci da preparare, richiedono, in genere, più tempo e quindi un po’ di programmazione in più rispetto a quelli in brik o in vaschetta. Nella maggior parte dei casi, non si riesce a cucinare solo una parte del contenuto perché il minestrone si presenta in blocchi.
- Dal banco frigo
- Vantaggi: sono facili da preparare: basta scaldarli per circa 3 minuti nel forno a micronde o in pentola. Sono facili da trasportare.
- Svantaggi: hanno una data di scadenza ravvicinata (da 10 a 30 giorni). Devono essere conservati in frigo. Se non si consumano completamente, vanno consumati entro 2-3 giorni. Sono più cari.
- A temperatura ambiente
- Vantaggi: si conservano a temperatura ambiente. Hanno una lunga data di scadenza. Si possono usare in parte richiudendo la confezione e conservandola in frigorifero. Sono convenienti dal punto di vista economico.
- Svantaggi: rispetto agli altri prodotti subiscono una maggior perdita di vitamine; per durare a lungo e a temperatura ambiente, infatti, subiscono un trattamento ad alta temperatura (oltre i 130°C) che le danneggia.
Informazioni in etichetta: a cosa stare attenti
Minestre pronte: sembrano salutari, ma chissà cosa c’è dentro. È il dubbio di molti. Leggere bene l’etichetta, sia gli ingredienti che la tabella nutrizionale è importante per aiutarci nella scelta.
Ingredienti
- In tanti scrivono “senza conservanti”, ma anche chi non lo strilla sul front ha questa caratteristica. I conservanti NON fanno parte della formulazione di queste zuppe, né da banco frigo né a temperatura ambiente né tanto meno surgelati, grazie al trattamento termico a cui questi prodotti sono sottoposti e alle basse temperature di conservazione.
- E i coloranti? La loro presenza è rara. Su 84 prodotti esaminati, solo in un caso (un passato di patate e carote) è presente beta-carotene.
- Tra gli slogan che si ritrovano, spesso c’è “ senza glutammato aggiunto”. Effettivamente il glutammato monosodico (esaltatore di sapidità) non è ingrediente di nessuno dei nostri prodotti. Attenzione, però, perché in alcuni casi troviamo l’estratto di lievito che è ha comunque un ruolo di esaltatore di sapidità e contiene glutammato. Nulla di grave né tanto meno di pericoloso, ma è importante esserne consapevoli.
- Da verificare la presenza o assenza di sale: se non c’è, è meglio, perché vuol dire che lo possiamo aggiungere noi e ne possiamo (dobbiamo!!!) aggiungere poco.
Valori nutrizionali
- Il sale è il problema principale dei prodotti ricettati. Spesso ce ne è troppo. E anche per le zuppe è così. Sono diversi i prodotti che forniscono più di 3 g di sale a porzione, ossia più del 50% della quantità di sale che dovremmo assumere in una giornata. È bene scegliere quelle zuppe con tenore di sale più basso.
- Fibra. Uno dei vantaggi di mangiar verdura (e frutta) è la fibra: più ce ne è e meglio è, e questo vale anche per la scelta dei nostri minestroni.
- Apporto calorico. In questo caso non c’è il rischio di esagerare. Le zuppe, anche quelle condite, anche quelle formulate con legumi o formaggio, sono mediamente poco caloriche.
Per un pasto completo?
Sebbene possa essere comodo portare in ufficio una zuppa pronta e considerarla piatto unico (ma anche a casa per un pasto veloce), in realtà non sempre è così completa. Che si tratti di minestre o zuppe non riescono mai a garantirci l'apporto calorico di un pasto (che dovrebbe fornire circa 600-700 kcal): nel miglior caso tra i tanti prodotti presi in considerazione la porzione arriva al massimo a 330 kcal. Se si mangia principalmente la minestra, dunque, bisogna anzitutto sceglierla completa, con verdure, ma anche legumi (per le proteine) e cereali (per i carboidrati). E integrare il pasto in ufficio, per esempio, con un pacchetto di crackers (meglio se integrali, circa 150 kcal) per i carboidrati e un uovo sodo per le proteine (circa 80 kcal). In alternativa si può aggiungere una scatoletta di tonno (140 kcal) o una mozzarella (230 kcal). Per aumentare l'apporto di fibra e oligoelementi concludi con un frutto: una mela fornisce 3 g di fibra e circa 70 kcal.
In sintesi: se torni a casa tardi e vuoi mangiare subito, oppure da portare al lavoro se hai la possibilità di scaldare al microonde, le versioni pronte sono un buon compromesso, ci evitano di “pasticciare” o di ricorrere a panini. Una soluzione per tutti i giorni? Questo no, perché soprattutto per alcuni prodotti l’apporto di sale è molto elevato, e trasforma questo piatto da salutare a poco salutare. Surgelata, a temperatura ambiente o refrigerata: la scelta è ampia. Le varie tipologie permettono di declinare la scelta anche in funzione dell’occasione di utilizzo. Surgelata? Si presta più ad essere usata a casa. Refrigerata? Può essere un classico da portare in ufficio se si ha a disposizione un frigo dove conservarla durante la mattinata e un microonde per scaldarla; inoltre si trova più facilmente nella versione “monoporzione”.