Mortadella il nostro test

In tempi di crisi la mortadella è una certezza: gustosa, italiana ed economica. Costa un terzo rispetto al prosciutto crudo, è più saporita di quello cotto e, a differenza di alcuni salumi prettamente locali (per esempio la finocchiona di Firenze o la soppressa calabra) non è diffusa solo a Bologna.
Mortadella confezionata e al banco
Abbiamo portato in laboratorio 15 campioni di mortadella confezionata senza pistacchi e 14 campioni dello stesso salume acquistati al taglio nei banchi salumeria di alcuni supermercati in tre città (Milano, Roma, Bologna). Oltre alle prove di degustazione e all'esame ispettivo sono stati analizzati i parametri chimici dei prodotti.
Cosa c'è dentro
Per sapere quanta carne c'è nell'insaccato abbiamo misurato le proteine: più è alto questo valore, minore è il contenuto di grassi. Oltre alla quantità, abbiamo valutato anche la qualità della carne usata, misurando la presenza di collagene (di cui sono ricchi i tagli di carne meno pregiata). In queste prove le mortadelle sono andate piuttosto bene.
Scegliere bene, risparmiando
Tra prodotti Igp e senza marchio non ci sono grandi differenze. Né di prezzo (in media le Igp al taglio costano 11,17 euro al chilo; le non Igp circa 10 euro) né di qualità: anche le mortadelle prive di marchio, infatti, rispettano quasi sempre i parametri del disciplinare di produzione.
Una differenza sostanziale invece c'è tra il salume confezionato (che può costare oltre 20 euro al chilo) e quello fresco (circa 12 euro al chilo): se volete risparmiare, dunque, rinunciate alla vaschetta.
Marche del test - mortadella confezionata- Auchan
- Casa modena
- Citterio
- Coop
- Esselunga naturama
- Fiorucci
- Fratelli beretta
- Gs
- Le freschette (penny market)
- Montorsi
- Parmacotto
- Rovagnati
- Sapori genuini (in's)
- Veroni
- Vismara
- Auchan
- Carrefour
- Conad
- Coop
- Esselunga
- Il gigante
- Iper portello
- Ipercoop
- Leclerc conad
- Pam
- Panorama
- Sigma
- Sma
- Standa