Recensioni

Nuovi Actimel Shot, senza zucchero ma costano il doppio

Tre gusti alla moda, più vitamine e assenza di zucchero: il tutto a più del doppio del prezzo dei normali Actimel. Ma se è vero che gli zuccheri non ci sono, è anche vero che le vitamine in più sono le stesse presenti nei normali alimenti e i benefici del consumo quotidiano di questi prodotti non sono provati scientificamente.

08 febbraio 2019
actimel shot

Boccette Actimel con una veste tutta nuova e gusti in sintonia con le mode del momento, i cosiddetti superfood baobab, guaranà e zenzero. Questa l'ultima iniziativa di Danone che ha lanciato la nuova linea: Actimel Shot. Diciamo subito che la base è la stessa del latte fermentato classico Actimel, quindi con fermenti lattici, un probiotico e vitamine D e B6. 

Baobab, guaranà e zenzero: solo in minime quantità

Non facciamoci trarre in inganno: i claim sulla salute presenti sulle confezioni non c’entrano con questi ingredienti “superiori” (presenti, tra l’altro, in quantità minime tra lo 0,7 e il 3%) ma sono ammessi grazie all’addizione di specifiche vitamine, inserite nelle composizioni a seconda del gusto: ad esempio la vitamina B3 (niacina) per la quale è ammesso il claim sulla riduzione della stanchezza è stata aggiunta variante allo zenzero, chiamata per questo “vitality”. Un punto a favore rispetto alla versione classica è l’assenza di zucchero aggiunto, che abbatte l’apporto energetico rispetto all'Actimel normale (73 kcal vs 46 kcal circa) ma che si paga a caro prezzo: le nuove versioni, infatti, costano più del doppio della versione classica (11,90/kg vs 5,35/kg).

Ne vale la pena?

Non discutendone il gusto e pur riconoscendo come aspetto positivo l’assenza di zucchero aggiunto, forse no: sia perché le vitamine aggiunte si trovano facilmente negli alimenti di consumo abituale sia a causa della debolezza delle prove a sostegno dell’assunzione quotidiana di questo tipo di prodotti. Dagli studi disponibili non sembra migliorare la regolarità intestinale, il gonfiore o il fastidio addominale e non ci sono evidenze su un effetto di rinforzo delle difese immunitarie.