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Mangostano nuova multa dallAntitrust

10 gennaio 2012

L'Antitrust ha deliberato una nuova multa di 50.000 euro per la società Xango, che commercializza il succo di Mangostano. Motivo: aver continuato ad attuare pratiche commerciali scorrette anche dopo il provvedimento di aprile 2011 che imponeva alla Xango di interrompere le attività e comminava una sanzione di 250 mila euro.

Nel settembre 2010 Altroconsumo aveva segnalato all'Autorità l'offerta del prodotto Xango, bevanda a base di mangostano presentata come il toccasana per prevenire e curare patologie cardiache, diabete, cancro, malattie della pelle, morbo di Parkinson e Alzheimer. La denuncia verteva sulla pubblicità ingannevole del messaggio e pratica commerciale scorretta, poiché la modalità di offerta del prodotto era assimilabile a tecniche di vendita piramidale. In rete erano presenti una molteplicità di piccoli rivenditori che sono anche consumatori. I meccanismi di vendita erano particolari: il cliente invitato a registrarsi sul sito del mediatore; registrandosi diventava a sua volta venditore; doveva così pagare una quota per l'adesione e per un kit d'ingresso.

Dopo la condanna, ora un nuovo procedimento.
Secondo l'Antirust, la pratica commerciale era da ritenersi scorretta in quanto "da un lato idonea a generare confusione sulla reale natura, composizione e proprietà della bevanda pubblicizzata, della quale vengono vantate inesistenti proprietà salutistiche, e, dall'altro, il complesso sistema di commercializzazione e vendita del succo XanGo risulta connotarsi per il suo carattere piramidale" in violazione di diversi articoli del Codice del Consumo. Da qui la sanzione stabilita nell'aprile 2011.
E’ stato poi aperto un nuovo procedimento, in seguito al quale l'Antitrust ha stabilito una nuova sanzione di 50.000 euro, sempre per pratica commerciale scorretta in quanto Xango non si era attenuta al precedente provvedimento dell’Antitrust nei tempi prescritti. Solo da ultimo, sempre secondo l’Antitrust, modificando sostanzialmente il piano di compensazione per gli aderenti, Xango avrebbe completamente eliminato gli aspetti problematici inerenti al sistema di vendita piramidale, assumendo caratteristiche più consone agli schemi di vendita diretta multilivello. Per questo motivo la nuova sanzione ammonta a soli 50.000 euro.