Trance di verdesca Brasmar: alcuni lotti contengono troppo mercurio

Le trance di verdesca surgelate, del marchio Brasmar, sono richiamate dal mercato: alcuni lotti contengono una quantità di mercurio oltre il limite consentito. Ecco come riconoscere le confezioni e cosa fare se ne hai una.
L'azienda Rapetti Foodservice srl sta ritirando e richiamando dal mercato alcuni lotti di trance di verdesca surgelate, a marchio Brasmar, perché contengono mercurio oltre il limite consentito dalla legge. Se hai già acquistato una confezione non consumarla. Ecco come riconoscerle.
Come riconoscere le confezioni
Non tutte le confezioni presentano lo stesso problema, ma hanno un codice lotto preciso. Ecco come riconoscere quelle interessate:
- Nome del produttore: Brasmar - Comércio de Produtos Alimentares
- Codice lotto: 1703022137
- Marchio di identificazione dello stabilimento: PT 1356 PP CE
- Scadenza: 31/08/2018
- Confezione: 8 kg lordo
Cosa fare se hai una confezione in casa
Se hai già acquistato una delle confezioni interessate puoi recarti nel punto vendita dove l’hai comprato per chiederne il rimborso o la sostituzione.
I rischi del mercurio
La presenza di mercurio nei pesci di grossa taglia (come pesce spada e tonno) è un rischio noto. Il mercurio è presente nell’ambiente in tre diverse forme. La più tossica è quella organica, il metilmercurio che si accumula lungo la catena alimentare, soprattutto in alcune specie ittiche. Il metilmercurio è in grado di attraversare la placenta, la barriera cerebrale e quella cerebrospinale, raggiungendo cervello e sistema nervoso centrale. Sono il sistema nervoso e, in particolare, il cervello in via di sviluppo gli organi umani che maggiormente risentono degli effetti tossici del metilmercurio: studi recenti hanno confermato il nesso tra l’esposizione fetale al metilmercurio e il ridotto sviluppo neurologico del bambino; mentre non sono stati evidenziati effetti negativi a livello neurologico nel caso della popolazione adulta.
Alterna pesci diversi
Il pesce è essenziale in un'alimentazione sana, soprattutto per i preziosi grassi omega 3 che proteggono il sistema cardiovascolare. Mangiarne due o più volte alla settimana è consigliabile, nonostante gli inquinanti. Per gli adulti, è bene non consumare più di una porzione alla settimana di pesci predatori, noti per la loro contaminazione da metilmercurio: come pesce spada, tonno, verdesca, smeriglio, palombo, marlin, luccio. Queste specie andrebbero alternate con altre meno contaminate: sardine, sgombri, branzini, orate, sogliole, trote, salmone e molti altri. Il consumo di tonno in scatola, però, è considerato più sicuro, perché i pesci utilizzati sono generalmente di più piccole dimensioni e quindi più giovani: il loro contenuto di mercurio è limitato. Le donne che hanno programmato una gravidanza, gravide o in allattamento e i bambini dovrebbero evitare del tutto il consumo di pesci predatori per limitare i rischi del metilmercurio sul sistema nervoso in via di sviluppo.