Auto: consumi reali superiori a quelli dichiarati

Dal nostro test sulle auto compatte è emerso che i consumi di benzina e le emissioni di CO2 delle auto sono sempre superiori rispetto a quello che dichiarano i produttori. Dati alla mano, in un anno si spendono circa 300 euro in più. Una scelta più consapevole consentirebbe di risparmiare: ecco perché.
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Il sistema di misurazione deve essere cambiato
Il problema è il sistema (stabilito per legge) usato per misurare le emissioni. Quello attuale, il NEDC (New European Driving Cycle), non è infatti adeguato per misurare i reali valori di consumo di carburante di un autoveicolo. La procedura di omologazione in uso ha fatto in modo che i produttori si siano presi via via troppe e inaccettabili libertà. Per ottenere risultati di consumo minori e basse emissioni montano sulle auto testate pneumatici speciali che fanno minore attrito, gonfiati all’eccesso per limitarne la resistenza, e usano nastro adesivo sulle rientranze dei veicoli per rendere le auto più aerodinamiche. Rendendo, di fatto, le prove poco realistiche.

Chiediamo misurazioni più realistiche
Abbiamo chiesto che venga introdotto il più rapidamente possibile il nuovo test WLTP (World Light Duty Test Procedure), attualmente in fase di sviluppo. Il nuovo test dovrebbe risolvere molti dei problemi del test attuale e fornire stime sui consumi di carburante più realistiche, aiutando i consumatori a scegliere finalmente in maniera consapevole. Abbiamo anche invitato il Governo italiano a sostenere a livello di istituzioni europee l’introduzione di limiti di emissioni pari a 68-78 g/km entro il 2025, per tutelare non solo l’ambiente ma anche i consumatori da ulteriori aumenti dei prezzi del carburante.Qualcosa si sta muovendo a livello di istituzioni europee e nuove regole per valutare le emissioni di CO2 dovrebbero essere adottate quanto prima dai vari paesi.
Il tam tam della Germania
L'imposizione di limiti troppo ambiziosi per la popolare industria automobilistica tedesca, ha spinto la Germania a tentare a più riprese di boicottare il voto previsto al Consiglio Europeo. Il Parlamento, infatti, era arrivato a un accordo che prevedeva un tetto di 95 g di CO2 per chilometro percorso, da applicare su tutte le nuove auto immesse sul mercato a partire dal 2020. Alla vigilia del voto, in piena campagna elettorale, la Germania ha così provato a boicottare e rimandare il voto per prendere tempo e per evitare, almeno apparentemente, di metterre in eccessiva difficoltà l'industria automobilistica nazionale in piena recessione. Il governo federale ha quindi rilanciato, chiedendo uno slittamento dell'adeguamento di 4 anni: passando così ai 95 g di CO2 per chilometro percorso da raggiungere per tutte le auto immesse sul mercato nel 2024.
Quali sono le auto più affidabili?
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