Cosa cambia con la revisione del Codice della strada?
La revisione del Codice della strada è al momento al vaglio della Commissione trasporti alla Camera. Innalzamento dei limiti di velocità in autostrada, più attenzione alla sicurezza sulle due ruote, ma non solo: vediamo le principali proposte di modifica.

Innalzamento dei limiti di velocità, più sicurezza per chi circola su moto e scooter e divieto di fumare all’interno dell'abitacolo delle auto. Nelle utlime ore si parla delle proposte di modifica del Codice della strada attualmente al vaglio della Commissione trasporti alla Camera. Vediamo cosa potrebbe cambiare per automobilisti, ciclisti e motociclisti.
Abbigliamento protettivo in moto e casco in bici
Tra le novità della riforma voluta da Lega e Movimento Cinque stelle troviamo importanti voci che riguardano le due ruote. Una delle proposte di modifica riguarda l’articolo 171 del Codice della strada che vorrebbe introdurre, oltre al casco, anche l’obbligo per i motociclisti di dotarsi di abbigliamento tecnico protettivo. Sulla carta ci sembra un provvedimento sensato, ma bisognerà valutare i dettagli specifici delle dotazioni e se saranno limitate a determinate cilindrate o situazioni, aspetti che verranno chiariti solo dopo l’emanazione dei decreti. Un’altra importante proposta riguarda l’inroduzione del casco obbligatorio per i ciclisti, a prescindere dalla loro età. Dal canto nostro ci siamo sempre battuti perché il casco diventasse obbligatorio per i ciclisti di età inferiore ai 14 anni, sperando che questo potesse innescare un circolo virtuoso come è avvenuto per i caschi da sci. Nei centri urbani con limite di velocità entro i 30 km/h, inoltre, seguendo esempi già sperimentati in Europa, si prevede la possibilità che le biciclette vadano contromano, indipendentemente dalla larghezza della carreggiata. Ai Comuni dovrebbe essere lasciata una certa libertà d’azione in materia, ma la misura dovrà essere indicata chiaramente dai cartelli.
Rivisti i limiti di velocità sulle autostrade
Sul fronte automobilisti, le novità proposte sono sostanzialmente due. La prima riguarda l’innalzamento dei limiti di velocità a 150 km/h sulle autostrade dotate di tutor con tre corsie e corsia di emergenza. A dire il vero questo provvedimento era stato annunciato prima della revisione del Codice della strada, previo accertamento dei dati relativi all’incidentalità. Esiste una correlazione diretta, infatti, tra velocità, numero di incidenti e relativa gravità ed è giusto tenerne conto. Così come bisogna considerare anche la correlazione tra velocità e inquinamento, un altro fattore da non sottovalutare. Insomma, la proposta andrebbe esaminata attentamente, tenendo presente anche che in generale l’innalzamento dei limiti di velocità non porta vantaggi reali in termini di tempi di percorrenza o di fluidità di traffico, al contrario rischia di gravare ulteriormente sulla congestione. Un ultimo punto riguarda il divieto di fumare per il guidatore all’interno dell’auto: un provvedimento che ci sembra sensato più per questioni legate alla salubrità dell’aria all’interno dell’abitacolo che per fattori di distrazione alla guida.
Contrassegno per famiglie? Non prioritario
La revisione del Codice della strada andrà a impattare anche sulle famiglie. Si prevede il rilascio di un contrassegno Famiglia valido su tutto il territorio nazionale e che permette di avere posti riservati per la sosta di donne in gravidanza o per chi trasporta bambini fino a tre anni di età. Francamente questo ci sembra un provvedimento futile, specie se si considera che centri commerciali, ospedali e supermercati prevedono già posti riservati alle mamme. Inoltre ci sembra poco sensato considerare la maternità come una patologia ed equipararla a chi ha problemi motori.