Cambio caldaia con i fornitori di energia: si risparmia fino al 65%. Offerte convenienti?
A chi non piacerebbe avere una nuova caldaia a condensazione installata e pagare solo il 35% del totale? Nelle ultime settimane i principali fornitori di energia stanno proponendo offerte di questo tipo, sfruttando il beneficio immediato della cessione del credito. Ma attenzione: l'esclusione delle opere murarie e dei lavori fuori dall'installazione base rischiano di far lievitare i costi. Senza contare le tempistiche, spesso troppo lunghe.
- contributo tecnico di
- Stefano Casiraghi
- di
- Roberto Usai

Nelle ultime settimane i principali provider di energia stanno proponendo la fornitura e l'installazione di una nuova caldaia a condensazione con offerte particolarmente allettanti, grazie alla possibilità di cedere il credito d'imposta. La maggior parte delle promozioni di questi prodotti fa leva proprio sulla possibilità di avere un impianto di ultima generazione per il riscaldamento e per l'acqua sanitaria con sconti fino al 65%, grazie agli incentivi fiscali. Siamo andati a spulciare tra le condizioni delle promozioni per capire se sono realmente così convenienti.
Come funzionano le promozioni in corso
Queste promozioni sfruttano la cosiddetta cessione del credito, una procedura che consente di cedere la detrazione a cui avresti diritto grazie agli incentivi fiscali direttamente ai fornitori dell’intervento oppure ad altri soggetti collegati a questi. Si tratta di offerte che prevedono il pagamento del 35% (nel caso di modelli con termostato evoluto) o del 50% (senza termostato evoluto) della spesa totale perché, di fatto, la propria detrazione viene passata all'installatore. Questa possibilità agevola i consumatori che possono così affrontare una spesa più contenuta e non dover aspettare 10 anni per recuperare il credito spettante. In alternativa, si può sempre optare per una fornitura e un'installazione standard pagando l'intero importo, di cui recuperare poi il 65% o il 50% nei successivi 10 anni tramite la dichiarazione dei redditi.
A2A, Enel X, Engie ed Eni: i dettagli delle offerte
I quattro provider A2A, Enel X, Engie ed Eni Gas e Luce propongono soluzioni con prezzi di partenza di circa 2.000 euro e che vengono poi rivisti alla luce del credito d'imposta ceduto dall'acquirente. Il costo comprende la fornitura di un modello di caldaia a condensazione per il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria e la relativa installazione base. In questa cifra non sono contemplati gli eventuali costi extra come quelli derivanti da opere murarie, canna fumaria o lavori per gestire l'acqua di condensa. Vediamo il dettaglio delle quattro offerte:
- Eni Gas e Luce
La proposta prevede una caldaia del gruppo Riello al prezzo iniziale di 2.568 euro, con installazione e termostato Smart inclusi. Grazie alla cessione del credito del 65% è possibile pagarla 899 euro. - Enel X
L'operatore permette di scegliere il modello fra due produttori e diversi modelli in dotazione. Per il modello Ariston Genus One, il prezzo parte da 1.970 euro che, con la cessione del credito, al Sud il costo è di 690 euro mentre nelle regioni del Nord la spesa sale a 728 euro. Attenzione perché il termostato intelligente non è incluso nel prezzo. - Engie
Engie propone due marchi: Saunier Duval e Bosch. Per esempio si può avere la Bosch Condens iW7000 con termostato Wifi e installazione con cessione del credito a un prezzo da 1.190 euro, con un costo totale di partenza di 3.399 euro. - A2A
Anche A2A offre lo stesso servizio, utilizzando le caldaie a marchio Fondital. In questo caso, per il modello Formentera, il prezzo della caldaia con abbinato il termostato evoluto parte da 3.006 euro (installazione inclusa) che, grazie alla cessione del credito, arriva a 1.053 euro.
In quali casi possono essere convenienti
L'idea di pagare solo il 35 o il 50% per la fornitura di una caldaia e per la sua installazione sta spingendo parecchio le vendite e risulta piuttosto allettante, specie se si tiene conto che parliamo di interventi il cui costo medio si aggira intorno ai 1.800 euro. Senza considerare che si beneficia immediatamente della detrazione, evitando di dover aspettare i successivi 10 anni per recuperarla interamente. Bisogna però considerare che è possibile acquistare in proprio un dispositivo e rivolgersi poi a un installatore, l'ultimo test sulle caldaie a condensazione dimostra che è possibile trovare modelli validi online a meno di 1.000 euro. A questo bisognerà aggiungere il costo medio di 500 euro per i lavori di installazione base. Facendo tutto per conto proprio e rivolgendosi a un tecnico, insomma, per installare una caldaia con termostato la spesa parte da 1.600 nelle regioni del Sud e arriva facilmente a 2.000 euro nelle zone del Nord.
Installazione e modelli, aspetti da non sottovalutare
Oltre al costo, però, è opportuno valutare le offerte in maniera più ampia: le promozioni in corso presentano infatti alcune criticità di cui bisogna tenere conto. In primis il fatto che non viene data al cliente la possibilità di scelta tra diversi marchi o modelli. Al momento solo Enel X presenta più alternative disponibili, ma negli altri casi la scelta è imposta dal fornitore. Non c'è la libertà di scelta neanche per quanto riguarda l'installatore che sarà contattato direttamente dal provider e su cui non possiamo avere alcun controllo. In prima battuta potrebbe sembare un aspetto di poco conto, ma se si considera che la caldaia necessita poi di manutenzione regolare è facile capire l'importanza di avere un riferimento da contattare in caso di controlli periodici o di eventuali problemi. Per questo motivo, valutate anche la presenza nella vostra zona di un centro assistenza della marca della caldaia installata.
Valutare attentamente anche tempistiche e costi
Considerate anche le tempistiche: mettete in conto che l'intera operazione non sarà veloce. Non avrete il controllo dei tempi e non avrete la possibilità di interfacciarvi direttamente con l'installatore, ma spesso dovrete passare da un call center per avere aggiornamenti sulle procedure. Insomma, se state valutando questa opzione perché la vostra caldaia è rotta e avete quindi urgenza di sostituirla, questa potrebbe non essere la soluzione migliore. In ultima, tenete presente che i prezzi proposti dai vari fornitori si riferiscono all'installazione base e che non contemplano opere murarie, lavori sulla canna fumaria o per la gestione dell'acqua di condensa. Nel caso in cui fossero necessari interventi di questo tipo, bisognerà mettere in conto che il preventivo è destinato a lievitare. La valutazione del prezzo, insomma, deve essere fatta cercando di fare un paragone con un preventivo di fornitura e installazione del vostro idraulico. Infine dovrete valutare se ritenete più conveniente pagare una cifra iniziale inferiore cedendo da subito il credito, oppure se pagare la cifra per intero e ricorrere alla detrazione classica, quindi recuperando quanto vi spetta nei successivi 10 anni.
Il termostato connesso è realmente utile?
Arriviamo al punto del termostato connesso, una caratteristica che permette di recuperare il 65% della spesa, sia utilizzando la cessione del credito che seguendo la procedura standard. È bene ricordare che è sufficiente un termostato evoluto che rientri nelle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C207/02. Diciamo subito che quella della regolazione da remoto non dovrebbe essere la prassi, ma solo un'alternativa da utilizzare in situazioni particolari. Per avere un risparmio energetico effettivo sulla bolletta bisogna studiare un programma di accensione e spegnimento che tenga conto della nostra presenza in casa, in modo da lasciare tempo alla caldaia di raggiungere il comfort termico corretto, intorno ai 20° C. È bene ricordare che la temperatura dell'immobile non deve mai abbassarsi troppo, evitiamo quindi di farla scendere al di sotto dei 16° C. In conclusione. perciò, il termostato evoluto può essere una buona scelta per gestire le situazioni particolari, ma la regolazione settimanale deve essere impostata e gestita correttamente mediante un termostato, non necessariamente connesso. Ricordiamo infine che a temperature più alte impostate in casa corrispondono anche bollette più care: una volta superata la soglia dei 20° C, infatti, ogni grado in più comporta una maggiorazione dell'8% sui consumi.