Cloud Computing
Chris Hoofnagle - Berkeley Center for Law & TechnologyIntroduzione a cura di Marco Pierani – Altroconsumo Molte delle nuove applicazioni tecnologiche di cui usufruiamo quotidianamente si stanno spostando su una “nuvola”, in inglese “cloud”. Cioè tutti i servizi e le applicazioni di information technology vengono ormai fornite non più in quanto residenti sul pc, sullo smarth phone o sul tablet dell’utente, ma da un server remoto collegato via Internet. Se è vero che non è per niente facile definire il cloud computing, in via di prima approssimazione si potrebbe sostenere dunque che esso, per quanto riguarda il business to consumers, coinvolge tutte quelle attività di condivisione e archiviazione di informazioni e dati personali dell’utente su server remoti gestiti da terzi ai quali si accede attraverso Internet. Considerati gli indubbi vantaggi per il consumatore in termini di maggiore efficienza e comodità di utilizzo, ma anche maggiore sicurezza, lo sviluppo del cloud computing può essere salutato favorevolmente ma, questa evoluzione porta con sé anche una serie di complicazioni sulla tutela della privacy e, più in generale, sui diritti dei consumatori.