Aprire una casella di posta elettronica

Trovare una casella di posta elettronica gratuita (le cosiddette freemail) adatta alle proprie esigenze non è difficile: sul web negli anni si sono moltiplicati i fornitori che offrono servizi di questo tipo e oggi ne esistono decine tra cui poter scegliere. Basta accettare le condizioni (quelle scritte quasi sempre in piccolo e in pagine molto fitte) che ne regolamentano l'utilizzo.

Posta indesiderata: che fare?

Troppe email ci intasano la casella di posta elettronica? Si tratta di spam o di mail pubblicitarie. Abbiamo lanciato un manifesto per sensibilizzare su questo problema.

PEC, posta elettronica certificata | Altroconsumo

La PEC è uno strumento comodo e utile che può farti risparmiare tempo e fatica, semplificando la comunicazione con le istituzioni. Scopri quanto costa, come attivarla e come funziona .

Accesso sconosciuto in posta elettronica: ecco cosa fare | Altroconsumo

Non solo email fraudolente: Google, Facebook e Apple ci segnalano quando qualcuno effettuare un accesso da un nuovo dispositivo. Scopri quali modifiche effettuare per non avere problemi.

Google Wave, un nuovo sistema di comunicazione

Google Wave è un nuovo sistema di comunicazione, che si propone di migliorare la posta elettronica, puntando tutto sulla collaborazione tra utenti. Interessante, ma ancora acerbo.

Le finte email Telecom che mirano ai nostri dati

In tanti ci avete segnalato di aver ricevuto finte email da parte di Telecom dove vengono richiesti i dati personali, con il pretesto di risolvere problemi dell'account di posta elettronica o con quello di un presunto rimborso. Si tratta di nuovi casi di phishing da cui è bene difendersi.

Pay tv: se ti assillano con richieste di pagamento illecite

Se ricevi una richiesta di pagamento per un abbonamento che hai disattivato, devi scrivere una lettera di diffida per far cessare le illecite richieste di pagamento, da inviare con raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata (la cosiddetta Pec). In questo modo si ha anche una prova da usare nel caso in cui l’operatore non demorda e si debba ricorrere alle procedure di conciliazione previste dalla legge. Se tutto tace, però, è possibile ricorrere alla conciliazione attraverso il Co.Re.Com. (Comitato regionale per le comunicazioni) competente della propria regione che deve cercare di far raggiungere alle parti un accordo (gli indirizzi sono sul sito del Garante: www.agcom.it). Un passaggio obbligatorio anche per chi vuole andare subito davanti al giudice. Infatti, solo dopo il tentativo del Corecom è possibile portare la lite davanti al giudice civile dove si può chiedere anche il risarcimento del danno.