Condizionatore: nuove regole negli edifici pubblici, i modelli e i consigli per risparmiare anche a casa
Dal 1° maggio per risparmiare energia e diminuire la nostra dipendenza dal gas russo la temperatura media negli uffici pubblici non potrà scendere sotto i 27 °C. E a casa nostra? Ecco i condizionatori che consumano meno e i consigli per usarli in modo efficiente.
- contributo tecnico di
- Stefano Casiraghi
- di
- Natalia Milazzo

Regolare con intelligenza il riscaldamento e il condizionatore, per ottenere una temperatura confortevole senza sprechi. E per risparmiare sull’energia elettrica, allo scopo di diminuire il consumo e la dipendenza dal gas russo. A questo puntano le nuove regole su termosifoni e condizionatori delle pubbliche amministrazioni.
Dal primo maggio 2022 al 31 marzo 2023, la media della temperatura degli edifici pubblici non dovrà superare i 19 gradi centigradi (più 2 gradi di tolleranza) in inverno e non dovrà essere minore dei 27 gradi (meno 2 gradi di tolleranza) in estate.
Lo prevede un emendamento al decreto legge "Bollette" approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive delle Camera.
Sono temperature ragionevoli, che abbiamo più volte raccomandato, non soltanto per risparmiare energia e alleggerire la bolletta, ma anche perché sono le migliori per la salute: un caldo eccessivo in inverno e un freddo eccessivo d'estate, con sbalzi esagerati tra la temperatura esterna e quella interna, non giovano infatti al nostro organismo.
Ma oltre a regolare bene il condizionatore, è importante scegliere un modello tra quelli che consumano meno. Il nostro test ha mostrato che ci sono differenze notevoli tra gli apparecchi.
Quali sono i modelli di condizionatore che consumano meno?
I condizionatori sono apparecchi che consumano molta energia durante l’uso, che è la fase più pesante per l’ambiente di tutto il loro ciclo di vita, dalla produzione al riciclo finale.
Abbiamo portato in laboratorio gli apparecchi a due unità (una interna e una esterna) più diffusi sul mercato, mettendoli alla prova in tutti i loro aspetti, incluso il consumo energetico. Possiamo stabilire, in base a test accurati, quali sono i modelli più efficaci e meno energivori.
Quali sono i condizionatori che funzionano meglio? Lo abbiamo scoperto grazie al nostro test comparativo, svolto in un laboratorio specializzato.
- Abbiamo verificato le capacità di riscaldamento e di raffreddamento di ogni apparecchio. Per farlo, abbiamo installato sette punti per la misurazione della temperatura e della velocità dell'aria a differenti distanze e altezze, in modo da potere verificare l'omogeneità della distribuzione dell’aria nella camera.Per determinare l'efficienza del condizionatore, ne abbiamo valutato il funzionamento a varie temperature esterne: a 35, 30 e 25 °C in raffreddamento e 2, 7 e 12 °C in riscaldamento. Abbiamo analizzato anche il consumo in stand-by.
- Per valutare la versatilità, consideriamo vantaggiose alcune caratteristiche: tra queste la possibilità di ridurre il consumo energetico, di utilizzare solo la modalità di ventilazione, l'indicazione della temperatura reale della stanza, le distanze consentite tra l'unità esterna e quella interna.
- Infine, abbiamo valutato il rumore generato dalle unità esterne e interne, ma anche la completezza e la chiarezza del manuale di istruzioni.
Quali condizionatori sono sia di qualità valida sia sostenibili?
I modelli che sono risultati sia efficaci sia sostenibili sono indicati con il titolo di Migliori Scelte Green, titolo riservato ai condizionatori che ottengono un giudizio di qualità globale come minimo buono e un giudizio di sostenibilità ambientale ottimo.
Nel raffrescamento i prodotti migliori hanno un’efficienza superiore del 50% rispetto a quella media e superiore fino al 60% rispetto al climatizzatore peggiore. I modelli migliori si comportano molto bene; motivo per preferirli in modo da tutelare il risparmio energetico.
Il giudizio di sostenibilità ambientale dei climatizzatori è basato soprattutto sul consumo di energia durante l’uso. Scegliere un apparecchio efficiente significa sia pesare meno sull’ambiente sia alleggerire la propria bolletta sia contribuire a ridurre la dipendenza del nostro Paese dal gas russo.
Qui trovi la lista degli apparecchi promossi dal nostro test
Come scegliere il condizionatore?
Nella scelta dell'apparecchio sono diversi i fattori da tenere in considerazione:
- la superficie del locale che dobbiamo rinfrescare;
- il tipo di apparecchio che preferiamo: monoblocco o split, fisso o portatile;
- la potenza dell'apparecchio;
- la posizione in cui installarlo.
Leggi la nostra guida alla scelta del climatizzatore.
Risposte alle domande più comuni sui climatizzatori
Oltre a scegliere i modelli migliori, è importante anche utilizzarli nel modo più corretto, per evitare sprechi di energia e anche rischi per la salute.
Ecco alcuni consigli pratici.
Il condizionatore deve essere tenuto sempre acceso?
No, è meglio accenderlo solo quando si è in casa.
Qual è la temperatura ideale da impostare?
La temperatura consigliabile è tra i 25 e i 27 °C, ma è meglio non superare 6 °C in meno rispetto alla temperatura esterna: grazie anche all’effetto deumidificante il comfort è comunque assicurato e apprezzabile in pochi minuti, con un sicuro risparmio in bolletta rispetto all'effetto
È meglio un climatizzatore portatile o fisso?
I climatizzatori portatili in generale sono meno efficienti rispetto agli split murali, perché sono spesso un monoblocco. Inoltre per permettere di far uscire il calore dalla stanza bisogna lasciare un varco per il passaggio del tubo e questo consente all'aria calda di rientrare nella stanza. Inoltre spesso i monoblocchi sono rumorosi, avendo il compressore nella stanza dove si soggiorna.
Che tipo di manutenzione devo fare? Ci sono obblighi come per le caldaie?
Per gli impianti domestici, ovvero sotto i 12 KW, non ci sono obblighi di legge. Il nostro consiglio è fare periodicamente un controllo del gas refrigerante e della pulizia della batteria, in modo tale che il condizionatore sia il più efficiente possibile. La frequenza dei controlli dipende dalle ore di utilizzo: se il climatizzatore è usato solo d'estate, basta farlo circa ogni 3-4 anni. Ogni anno, però, pulisci i filtri sotto l'acqua corrente con bicarbonato.
Si può riutilizzare l'acqua di condensa?
Puoi riutilizzare l'acqua di condensa per le pulizie, per innaffiare (non sempre, perché è demineralizzata e quindi povera) o per il ferro da stiro, ma in questo caso segui le indicazioni del produttore.
Qual è la posizione migliore per installare il condizionatore?
In fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: infatti, l’aria fredda tende a scendere. Da evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca. L’unità interna non va posizionata troppo vicino a divani e letti, per evitare di essere investiti da correnti di aria fredda.
Può bastare la funzione deumidificazione per migliorare il comfort?
Sì, spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può essere sufficiente l’attivazione della funzione di deumidificazione, perché l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura molto più elevata di quella reale.
Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore?
Sì, installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà il solo ambiente ad essere raffrescato.
L'unità esterna deve essere protetta?
Coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione è consigliabile: se esposti direttamente ai raggi solari rischiano di danneggiarsi. Inoltre è opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore sia almeno parzialmente riparata dal sole e dalle intemperie.