Utile in crescita nei primi 3 mesi 2010
Prezzo al momento dell'analisi (13/05/2010): 1,93 euro
Positivi i dati trimestrali di Unicredit. Le
informazioni fornite sui crediti verso i Paesi “a rischio” confermano inoltre
che l’esposizione del gruppo è marginale. Nessuna novità sul piano strategico.
Titolo conveniente.
>Acquistare le ordinarie e le rnc
Il trimestre si chiude con utili di 0,03 euro per azione, +16,5% sul 1° trimestre 2009 e +40,1% sul trimestre precedente. Il gruppo ha fronteggiato il calo dei tassi e la conseguente flessione dei ricavi da interessi (-15,4% sul 1° trimestre 2009) con un aumento delle commissioni (+17,5%). Bene anche la negoziazione di titoli, con un risultato positivo per 0,03 euro per azione contro una perdita nello stesso periodo 2009. Infine, parte del miglioramento dei conti è dovuta al taglio delle spese (il rapporto costi/ricavi cala dal 58,3% al 57%). Oltre ai conti trimestrali, a rassicurare i mercati sono arrivate le notizie sull’esposizione ai Paesi “deboli” dell’eurozona: finora il gruppo aveva definito trascurabile la sua esposizione, ma senza dare cifre. Ora ha fornito i dettagli: l’esposizione è di 1,6 miliardi, pari allo 0,17% del totale delle attività del gruppo, di cui due terzi verso la Grecia e un terzo verso la Spagna. Piccola delusione, invece, sul piano strategico: il management ha preso tempo sia sullo “scorporo” di Pioneer, sia sull’eventuale acquisizione della tedesca Seb. In attesa di chiarimenti su questi fronti, stimiamo utili per azione di 0,20 euro per il 2010, di 0,26 euro per il 2011 e di 0,28 euro per il 2012.