Prezzo al momento dell'analisi (9/3/12): 1,45 EUR
I conti di fine 2011 ci hanno sorpreso positivamente: appena la congiuntura sarà più favorevole, i margini di guadagno del gruppo miglioreranno. I rischi sono ancora abbastanza elevati, ma l’azione resta conveniente.
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Agfa-Gevaert (AGFB.BR) ha chiuso il 2011 meglio del previsto, grazie a una redditività superiore alle attese soprattutto nella divisione salute (53% delle vendite): in questo ramo le redditizie attività immagini digitali e soluzioni IT hanno compensato il calo strutturale delle pellicole tradizionali. La perdita del 2011, pari a 0,44 euro per azione, è imputabile unicamente agli oneri di ristrutturazione (0,55 euro per azione), lievitati anche a causa del piano di prepensionamento che dovrebbe permettere al gruppo di adeguarsi al nuovo livello dell’attività e al declino dei prodotti analogici tradizionali. In condizioni di mercato molto difficili, Agfa ha saputo comunque sopravvivere mantenendo i costi sotto controllo. Il rincaro delle materie prime è stato, in parte, trasferito sui prezzi di vendita e l’accelerazione della transizione verso le soluzioni digitali e i progressi nella ricerca e sviluppo la rendono meno sensibile ai prezzi dell’argento. I finanziamenti per i prossimi anni sono assicurati e dubitiamo che ci siano problemi con le banche creditrici. Se i prezzi dell’argento dovessero stabilizzarsi, Agfa potrebbe chiudere il 2012 in pareggio e raggiungere un utile per azione di 0,4/0,5 euro tra 2 o 3 anni.