Seconda settimana consecutiva di cali per le richieste di sussidio, che superano nettamente le aspettative del mercato.
Dato attuale: 623.000
Attese:
635.000
Periodo di riferimento: settimana chiusa il 23 maggio
2009
Dato precedente: 636.000 (settimana chiusa il 16 maggio 2009)
Per la seconda settimana consecutiva, diminuiscono le richieste di sussidio di disoccupazione: dalle 636.000 di sette giorni fa (dato rivisto al rialzo rispetto alla prima pubblicazione, vedi la nostra analisi) le domande si sono oggi fermate a 623.000. Il mercato era decisamente più pessimista, aspettandosi richieste per 635.000 unità.
La media delle ultime quattro settimane scende così di 3.000 unità, passando da 629.750 a 626.750.
Continuano però a salire le richieste continuative, che da 6,68 milioni sono lievitate a 6,79 milioni, nuovo record negativo.
SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE USA:
PER SAPERNE DI
PIÙ
Descrizione. Settimanalmente, il Dipartimento del Lavoro Usa pubblica il numero di nuove richieste di sussidi di disoccupazione. È un indicatore dell’andamento dell’economia americana, perché un aumento delle richieste di sussidi sono un segnale di difficoltà: un maggior numero di disoccupati si traduce infatti in minori consumi, con conseguenze negative sul Pil (la ricchezza complessivamente prodotta nel Paese).
Punti di forza. È un dato tempestivo, che permette di anticipare gli andamenti di altri indicatori dello stato di salute del mercato del lavoro pubblicati mensilmente (come la disoccupazione o le non farm payrolls, il numero di buste paga escluso il settore agricolo).
Punti di debolezza. Essendo settimanali, i dati sono “di corto respiro” e sono soggetti a frequenti mutamenti, legati anche alla stagionalità.
È in grado di influenzare i mercati? Sì, soprattutto quando ci sono segnali di difficoltà per l’economia americana: la sua tempestività permette infatti di cogliere quasi “in tempo reale” i segnali di ulteriore peggioramento.