Dato attuale: 5,7%
Attese: 5,8%
Periodo di riferimento: trimestre chiuso a dicembre 2014
Dato precedente: 5,8% (trimestre chiuso a novembre 2014)
Attese: 5,8%
Periodo di riferimento: trimestre chiuso a dicembre 2014
Dato precedente: 5,8% (trimestre chiuso a novembre 2014)
Nel trimestre ottobre-dicembre il tasso di disoccupazione è sceso al 5,7% dal 5,8% precedente, risultando anche al di sotto delle attese del mercato che indicavano un livello invariato.
Il totale di disoccupati è pari a 1,86 mln di unità (-97.000 rispetto al trimestre precedente). Nello stesso periodo il numero degli occupati si è attestato a 30,9 milioni (+103.000)
DISOCCUPAZIONE: PER SAPERNE DI PIÙ
Descrizione. Una volta al mese, l’Office for Nationa Statistics (l’istituto statistico della Gran Bretagna) calcola la percentuale di disoccupati rispetto all’intera forza lavoro, ripartendoli per età, per sesso e per categorie lavorative.
Punti di forza. Fornisce un chiaro quadro della situazione produttiva di un Paese.
Punti di debolezza. È soggetta a revisioni continue, poiché i livelli di disoccupazione sono stimati sulla base di campioni relativamente poco estesi.
È in grado di influenzare i mercati? Sì. Un numero minore di disoccupati significa più persone che ricevono un reddito e che quindi si tramutano direttamente in consumatori. La crescita dei consumi, a sua volta, migliora le prospettive dell’economia contribuendo ad aumentare il Pil (la ricchezza complessivamente prodotta in un Paese). Un minor numero di disoccupati, quindi, è in genere accolto positivamente dalle Borse, anche se non bisogna trascurare il rischio di inflazione che può preoccupare le Banche centrali spingendole ad alzare i tassi. Viceversa un aumento dei disoccupati significa un’economia che arranca e un’inflazione più fredda: la Borsa scende, così come i tassi.