Nell’operazione di riacquisto dei titoli di Stato Atene ha raggiunto l’obiettivo minimo di adesioni che si era prefissata. Ma considerato il prezzo che dovrà pagare per questi bond, l’operazione non basta a ridimensionare il rapporto tra debito e ricchezza fino ai livelli “promessi” all’Europa.
Anche se ancora mancano i risultati ufficiali, dalle voci circolate in queste ore la proposta di riacquisto di titoli di Stato varata da Atene (ve ne abbiamo parlato su questo sito) ha ottenuto adesioni per 31,8 miliardi. È stato quindi superata la quota di 30 miliardi fissata come “minimo” per ottenere la nuova tranche di aiuti da Ue e Fondo monetario internazionale.
L’operazione non basta tuttavia a raggiungere il traguardo del 124% nel rapporto tra debito e ricchezza prodotta. Ai prezzi di acquisto, infatti, sembra che Atene possa raggiungere solo il 126,6%, e saranno quindi necessari nuovi interventi (tagli alla spesa o aumento delle entrate fiscali) per centrare l’obiettivo.
Anche se, dopo questa operazione, il rischio di un taglio nei rimborsi del debito non appare immediato, continuate a stare alla larga dai bond greci e non fatevi tentare dai rendimenti a doppia cifra. Non acquistateli, e se ne avete vendeteli.