Safer internet day 2017: a Roma per imparare a difendersi dai pericoli della rete

Negli ultimi anni il fenomeno del cyberbullismo ha assunto contorni preoccupanti. Stando agli ultimi dati, l'8,5% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni è abitualmente vittima del bullismo online. La situazione peggiora tra gli adolescenti (11-13 anni) dove si stima che due studenti per classe siano potenziali vittime. Già dal 2014 ci siamo occupati del fenomeno, svolgendo un'inchiesta nella quale abbiamo chiesto anche il parere della polizia postale, analizzando per filo e per segno in quali reati può cadere il bullo e cosa rischia per la legge italiana.
Safer internet day 2017: a Roma ci siamo anche noi
Il cyberbullismo e la sicurezza online dei più piccoli saranno i temi del Safer internet day 2017, l'appuntamento mondiale in programma il 7 febbraio a Roma. Noi saremo presenti assieme a Google, per dare consigli ai più giovani e per promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie, in particolare tra i bambini e gli adolescenti. L'appuntamento è presso gli spazi espositivi della Caserma Guido Reni, in Via Guido Reni, alla presenza di circa 1000 studenti e dei rappresentanti di aziende, associazioni e istituzioni partecipanti al progetto“Generazioni Connesse”.
Ragazzi in rete: istruzioni per l’uso
Usare la rete è un percorso che devono fare insieme genitori e figli. È quindi importante seguire pochi ma semplici consigli per aiutare i ragazzi vittime di soprusi.
- Non lasciateli soli e al contempo evitate di spiarli. Improntate il rapporto alla massima apertura. Spesso i ragazzi si vergognano di confessare agli adulti quello che hanno fatto o subìto. Deve sempre prevalere la fiducia: i ragazzi devono sapere che possono raccontare tutto e che non verranno giudicati.
- Occorre insegnare ai ragazzi che quello che fanno in rete ha conseguenze nella vita fuori dalla rete. Insegnargli a non abusare della propria immagine, a dubitare sempre di chi può trovarsi dall’altro lato dello schermo, e non avere una esagerata fiducia nemmeno in chi si conosce. Sconsigliategli di condividere le proprie password con amici e fidanzati.
- Prima di arrivare alla denuncia, utilizzate tutti gli altri mezzi a disposizione: bloccate l'utente fastidioso con le procedure previste dalle diverse piattaforme social, contattate i genitori del bullo e segnalate l’esistenza di un problema, invitate i ragazzi a un confronto faccia a faccia. Consigliate di non rispondere alle provocazioni e al contempo di conservare tutto quanto può costituire prova delle angherie subite: copia delle chat, email, sms e così via.
- Fate attenzione ai comportamenti dei vostri figli; se notate cambiamenti di umore o una tendenza a isolarsi, stimolate il dialogo. Se sospettate che vostro figlio si sia reso responsabile di atti di cyberbullismo, parlatene subito e fategli capire quali conseguenze questi “scherzi” possono avere su chi li subisce, ma anche su chi li fa: il Codice penale prevede sanzioni piuttosto severe.