Sei app per ritoccare le foto alla prova
Filtri, effetti speciali e regolazione dei colori: per usare bene le app di fotoritocco serve solo un po’ di pratica. Ecco alcuni consigli e i risultati del test fatti su Adobe Photoshop Express, 123RF Pixlr, Google Snapseed, Retrica Discover yourself, Picsart Photo&collage e Jp Brothers Candy Camera.

ADOBE Photoshop Express: una buona app da ogni punto di vista Possiede numerosi strumenti di fotoritocco, è semplice da utilizzare, ma occupa molto spazio sullo smartphone.
123RF Pixlr: valida ed estremamente chiara Semplice da utilizzare, consente anche di creare buoni collage di foto, ma la funzione fotocamera è molto essenziale.
GOOGLE Snapseed: una buona app che offre molti strumenti di fotoritocco Il menu di esportazione delle foto è semplice e completo, ma le finestre di regolazione immagini sono poco intuitive.
RETRICA Discover yourself: creativa, ma non semplice da utilizzare Offre numerosi filtri e maschere da applicare ai selfie anche in tempo reale, però ha poche funzionalità di modifica delle immagini.
PICSART Photo&collage: la privacy lascia a desiderare Ha molte funzioni di fotoritocco e consente di creare buoni collage. La pecca è che invia indirizzo email e posizione GPS dell’utente a server di terze parti.
JP BROTHERS Candy Camera: un’app che può migliorare sotto più aspetti Consente di creare diversi collage di foto, offre numerosi effetti speciali. Ma anche in questo caso, soprattutto la versione Android, l'app invia informazioni dell’utente a server terzi.

ADOBE Photoshop Express: una buona app da ogni punto di vista Possiede numerosi strumenti di fotoritocco, è semplice da utilizzare, ma occupa molto spazio sullo smartphone.

123RF Pixlr: valida ed estremamente chiara Semplice da utilizzare, consente anche di creare buoni collage di foto, ma la funzione fotocamera è molto essenziale.

GOOGLE Snapseed: una buona app che offre molti strumenti di fotoritocco Il menu di esportazione delle foto è semplice e completo, ma le finestre di regolazione immagini sono poco intuitive.

RETRICA Discover yourself: creativa, ma non semplice da utilizzare Offre numerosi filtri e maschere da applicare ai selfie anche in tempo reale, però ha poche funzionalità di modifica delle immagini.

PICSART Photo&collage: la privacy lascia a desiderare Ha molte funzioni di fotoritocco e consente di creare buoni collage. La pecca è che invia indirizzo email e posizione GPS dell’utente a server di terze parti.

JP BROTHERS Candy Camera: un’app che può migliorare sotto più aspetti Consente di creare diversi collage di foto, offre numerosi effetti speciali. Ma anche in questo caso, soprattutto la versione Android, l'app invia informazioni dell’utente a server terzi.
Anche per principianti
Naturalmente non si tratta di software professionali: nella nostra valutazione abbiamo tenuto conto degli obiettivi principali che ci si aspetta da questo tipo di app, tra cui migliorare la qualità delle foto, aggiungere effetti o filtri e condividere l’immagine sui social direttamente dall’applicazione. Quest’ultima funzione, in particolare, è presente in tutte le app del nostro test assieme a strumenti base come le regolazioni della luce (ad esempio luminosità e contrasto), regolazioni di colori (come la saturazione) e filtri. Insomma le app sono risultate tutte simili tra di loro, ma non identiche: la loro particolarità, infatti, sta nel fatto che, oltre alle funzioni di base, ciascuna si distingue dalle altre nell’offerta di altri strumenti creativi per la modifica delle immagini.
Questione di privacy
In un laboratorio specializzato abbiamo verificato se le sei app del test trasmettono i dati personali di chi le scarica sul proprio cellulare: una pratica scorretta, che sempre più spesso riguarda un gran numero di app anche non appartenenti al mondo della fotografia. Può accadere infatti che un’app richieda all’utente di poter accedere a informazioni come ad esempio la rubrica o la posizione tramite gps. Non si sa con esattezza dove vadano a finire i nostri dati, tuttavia verosimilmente sono utilizzati per finalità pubblicitarie o indagini di mercato.
Il miglioramento automatico non basta
Oltre ai vari strumenti disponibili, le app di fotoritocco includono anche la funzione di miglioramento automatico dell’immagine. Come spiega il nome, è una funzionalità che consente di migliorare una fotografia in automatico, con un semplice clic. Quasi tutte le app del nostro test possiedono questa funzione, che abbiamo messo alla prova per verificare la sua effettiva efficacia. In generale, i risultati non ci hanno convinto: è una funzione senz’altro utile per migliorare in modo rapido una fotografia, ma che non dà risultati miracolosi. Anzi: in caso di foto problematiche (ad esempio scure oppure controluce) il miglioramento automatico peggiora persino la situazione. Molto meglio utilizzare gli strumenti di ritocco manuali.
I consigli per una foto perfetta
Con un po’ di pratica, si possono scoprire trucchi e segreti per utilizzare le app di fotoritocco in maniera ottimale. Ecco alcuni consigli:
- attenzione alla regolazione della saturazione: riducendola, l’immagine tenderà a toni di bianco e nero, aumentandola i colori diventeranno più vividi, se si esagera, i colori potrebbero diventare fin troppo intensi;
- il contrasto di una foto è il rapporto tra il punto più luminoso e quello meno luminoso dell’immagine: un aumento del contrasto può conferire più profondità alla fotografia. Meglio non abusare di questa funzione;
- regolare la temperatura di un’immagine significa far virare i colori verso i toni più caldi (rossi) oppure verso i toni più freddi (blu).