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Huawei P9 alla prova: dalla fotocamera ci si aspettava di più

09 giugno 2016
Huawei P9, dalla fotocamera ci si aspettava di più

Si chiama P9 ed è l'ultimo smartphone di casa Huawei. Il suo spot, con protagonista Scarlet Johansson, è in rotazione ormai da settimane sui principali canali tv. Lo abbiamo portato in laboratorio per vedere se la fotocamera è davvero il suo fiore all'occhiello. A dire il vero no, ci aspettavamo qualcosa in più.

L'ultimo nato di casa Huawei è il P9, uno smartphone di cui ultimamente si sente parecchio parlare e che è molto pubblicizzato. A un primo sguardo rapido, quello che colpisce è la sua scocca in metallo, che conferisce allo smartphone l'impressione di solidità e qualità. Ha una memoria interna di 32 GB, ma lo spazio disponibile è espandibile con una scheda di memoria micro SD. Lo schermo da 5,2" ha una risoluzione di 1080x1920 pixel. Ma la caratteristica su cui punta molto la pubblicità è la sua fotocamera. Ma è davvero così straordinaria? Lo abbiamo portato in laboratorio per capirlo.

Connettore USB-C e tempi di ricarica

Il sistema operativo che gira sul P9 è l'ultima versione di Android, la 6.0.1, ci sembra un buon sistema che garantisce ottime prestazioni generali. Il P9 non ha un connettore micro-USB, considerato finora il "caricabatterie universale" un po' in tutta Europa, ma un connettore USB-C, che sta diventando pian piano il nuovo standard. I tempi di ricarica della batteria sono piuttosto nella norma. La batteria raggiunge il massimo della carica dopo due ore e mezza e, dopo 15 minuti, lo smartphone garantisce qualche ora di autonomia. 

La fotocamera è davvero il suo punto di forza?

Grazie alla collaborazione con Leica, la fotocamera dispone di due lenti e due sensori, ciascuno da 12 Megapixel e un'apertura da f/2.2. Uno dei sensori rileva i toni del bianco e nero e l'altro è dedicato ai colori (RGB). Combinandoli, il dispositivo è in grado di allargare virtualmente la grandezza dell'obiettivo: la definizione dei dettagli delle immagini, perciò, è nettamente superiore rispetto a quella delle fotocamere degli altri smartphone. Il sensore che rileva i toni del bianco e nero può catturare fino al 200% di luce in più rispetto al sensore RGB. 

Non è all'altezza di iPhone 6S, Galaxy S7 e LG G5

Come una fotocamera reflex, il P9 può anche salvare le immagini in formato RAW. Anche se l'apertura non è così ampia come quella del Samsung Galaxy S7 (f/1.8), la fotocamera consente effetti precedentemente impossibili da ottenere con uno smartphone, tra cui lo sfondo sfocato. Chiariamolo: la qualità delle foto non è male, ma non è così alta come vuole farci credere la pubblicità. Sia la definizione che i dettagli delle foto sono molto elevati, però non sono certo gli unici aspetti da valutare in una fotocamera. La riproduzione dei colori, infatti, ha qualche limite: utilizzando la fotocamera principale i toni risultano spesso leggermente scuri, con quella frontale, invece, gli scatti risultano un po' troppo chiari. Anche se non è all'altezza di quelle di iPhone 6S, Galaxy S7 o LG G5, complessivamente possiamo dire che la qualità della fotocamera è buona.

Un prezzo inferiore rispetto ai suoi concorrenti

In conclusione possiamo dire che si tratta di un ottimo smartphone, in vendita a un costo tutto sommato accessibile. È possibile trovare il Huawei P9 nei negozi a 410 euro, un prezzo inferiore rispetto a quello dei modelli top di gamma Apple e Samsung, per fare due esempi. Ovviamente, come ricordiamo sempre, per avere uno smartphone di buona qualità non è necessario spendere troppo: le nostre prove dimostrano che esistono prodotti validi a buon mercato. Dai un'occhiata al nostro test per scoprire quali sono i prodotti migliori.


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