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Tasse di successione, tutto quello che devi sapere sull'eredità...
un anno fa - giovedì 25 marzo 2021SUCCESSIONE, CHI DEVE PAGARE
Tutti coloro che ricevono un’eredità devono pagare allo Stato un’imposta, sulla base della dichiarazione di successione presentata all'Agenzia delle entrate, entro un anno dal decesso.
Esistono delle franchigie, soglie al di sotto delle quali non paghi l’imposta, in base al grado di parentela – vedi tabella qui sotto, i valori indicati sono per persona.
Eredità: chi paga e quanto? | ||
Legame di parentela | Franchigia | Aliquota |
figli/coniuge | 1 milione di euro | 4% sulla quota eccedente |
fratelli/sorelle | 100.000 euro | 6% sulla quota eccedente |
altri parenti fino al 4° grado | Alcuna franchigia | 6% su tutta la cifra |
convivente e altro | Alcuna franchigia | 8% su tutta la cifra |
N.B.: la franchigia sale a 1 milione e mezzo di euro per eredi portatori di handicap. I valori della franchigia indicati sono per persona. |
Le eccezioni al pagamento
Chi riceve un’eredità priva di beni immobili di ogni genere – quindi niente case, niente negozi, niente terreni… - inferiore a 100.000 euro, non è tenuto a presentare nemmeno la dichiarazione, per effetto del Decreto legislativo n° 175 del 21/11/2014. Inoltre, i titoli di Stato e quelli equiparati a quelli garantiti dallo Stato- per esempio titoli del Tesoro Usa, Bund, OaT… - non rientrano nel calcolo dell’imposta di successione.
COME VIENE CALCOLATA L’IMPOSTA
L’imposta viene calcolata sulla differenza tra beni ereditati e i debiti contratti dal defunto, e, in caso di parenti in linea retta – figli, coniuge, fratelli… - sulla cifra eccedente la franchigia. Si paga all’Agenzia delle Entrate; è possibile presentare la dichiarazione di successione anche online, partendo dal sito dell’Agenzia.
Quali beni sono tassati e quali no | |
---|---|
Beni tassati | Beni esenti |
Terreni agricoli ed edificabili | Trattamento di fine rapporto |
Beni mobili, per esempio, barche, gioielli, opere d’arte | Crediti del defunto verso lo Stato, gli enti pubblici, l’Inps, l’Inail… |
Investimenti: azioni, obbligazioni (con eccezioni), fondi comuni. | Veicoli iscritti al Pra |
Denaro, compresa la liquidità su conti correnti bancari e postali | Polizze vita |
Partecipazioni in società (tranne eccezioni, vedi a fianco) | Partecipazioni in aziende familiari, o in società di capitali, a patto che gli eredi ne mantengano il controllo per almeno 5 anni |
Minusvalenze ed eredità
Purtroppo, solo chi è titolare dell’investimento che ha generato una minusvalenza può recuperarla – questo vale anche per le plusvalenze. Le minusvalenze e le plusvalenze maturate sugli investimenti sono strettamente personali e non si trasferiscono agli eredi. Dal momento della successione, però, ricominciano a essere applicate le normali regole fiscali. Il prezzo di carico con cui vedrai valorizzati i titoli ereditati nel tuo dossier è il prezzo di apertura delle contrattazioni in Borsa il giorno di apertura della successione.
Eredità e fondo pensione
Bisogna fare una distinzione. Se non sei ancora andato in pensione, quanto hai accumulato fino al giorno del decesso nel fondo pensione viene riscattato dal beneficiario che hai indicato all’adesione al fondo. Se non hai designato nessun beneficiario tutto il montante passa in automatico ai tuoi eredi.
Nulla, quindi, va perduto.
Se, invece, sei già in pensione, può accadere che la rendita erogata dal tuo fondo pensione, in caso di decesso, non vada più a nessuno. Dipende dal tipo di rendita scelta. Se scegli la rendita vitalizia, in caso di decesso, la tua pensione non sarà percepita da nessun altro. Se, invece, vuoi che alla tua morte la rendita continui a essere percepita dalla persona che hai indicato come beneficiario, devi barrare la casella “rendita reversibile” nel modulo di richiesta del tuo fondo pensione. Il beneficiario può essere chiunque non per forza il coniuge. Se non barri quella casella, aggiungendo i dati anagrafici del beneficiario, la tua pensione integrativa non andrà a nessuno dopo la tua morte.
Francobolli e successione
Oggi i francobolli rientrano tra i beni – come opere d’arte o oggetti di antiquariato e gioielli– che, in caso di eredità vengono tassati, ma godono di un trattamento “preferenziale” da parte del fisco. L’articolo 9 del Testo unico delle successioni afferma che alcuni beni come denaro, gioielli e mobili si presumono compresi nell’attivo ereditario “per un importo pari al 10% del valore globale netto imponibile dell’asse ereditario” (l’importo in denaro che eccede la franchigia) anche se non dichiarati, o dichiarati in misura inferiore. Non ti stiamo consigliando, con questo, di comprare francobolli a man bassa – vedi qui per più dettagli.
Ricevere l’eredità: obbligo di un nuovo conto corrente?
“La banca chiede a noi eredi l’apertura di un nuovo conto corrente per accedere all’eredità: è obbligatorio farlo?”
No, non è obbligatorio farlo e ti basta comunicare le tue coordinate bancarie per ricevere il dovuto, anche se alcune banche, soprattutto quando gli eredi sono tanti, propongono l’apertura di un conto corrente nuovo, guadagnando così dei nuovi clienti. Con il decesso del titolare del conto corrente, inizia l' apertura della successione. Prima della conclusione dell’iter di legge non sarà comunque possibile accedere al denaro e l’apertura di un nuovo conto corrente non accelera certo la procedura.
Successione e polizze vita
Uno degli argomenti “forti” con cui gli assicuratori cercano di venderti le polizze vita riguarda l’esenzione dalle tasse di successione di cui godono questi prodotti. Questo è vero, ma, come puoi vedere nella tabella Eredità, chi paga e quanto? la probabilità che tu o i tuoi familiari dobbiate pagare delle tasse di successione è bassa – stando alle attuali regole figli e coniugi non pagano nulla fino a 1 milione di euro per persona, fratelli e sorelle fino a 100.000 euro per persona. Inoltre, come detto prima, le polizze vita non sono gli unici investimenti esenti da successione. Morale, acquistare un prodotto spesso gravato da pesanti costi, che non ti mette a disposizione il denaro in tempi brevi, non è la soluzione migliore per sfuggire alle tasse di successione.
Aprendo questo link trovi istruzioni puntuali e tutto quello che c’è da sapere per compilare dichiarazione di successione online sul sito dell’Agenzia delle entrate.