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Telecomunicazioni

Tutela del diritto d'autore, da oggi in vigore nuovo regolamento AGCOM. Ricorso al TAR Lazio

31 mar 2014

Altroconsumo contro il provvedimento, per il mancato rispetto dei diritti degli utenti in rete. Il dibattito si allarghi e si coinvolga il Parlamento.

Oggi 31 marzo entra in vigore il Regolamento AGCOM in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica. 

Un provvedimento inopportuno e infondato secondo Altroconsumo che ha presentato insieme a Movimento Difesa del Cittadino, Assoprovider e Assintel un ricorso al TAR Lazio per chiederne l’annullamento. Questi soggetti, pur con finalità diverse tra loro, da quelle consumeriste a quelle imprenditoriali, concordano su una posizione ferma: la procedura dell’Autorità è ingiusta: un esercizio di repressione sul web che non prevede alcun ricorso alla Magistratura come prescrive invece il nostro Ordinamento e la nostra Costituzione. 

Da domani nel nostro Paese sarà possibile per consumatori e utenti trovarsi cancellati i propri siti internet, i blog, i forum per una ipotetica violazione del diritto d’autore senza che sia neppure comunicata loro in maniera adeguata l’esistenza di una procedura amministrativa di tipo sanzionatorio a loro carico. 

Il Regolamento AGCOM appare gravemente viziato sotto molteplici aspetti nonostante una genesi e un dibattito durati più di tre anni, anche all’interno della stessa Authority. Di fatto, è ancora aperta la questione della legittimazione di AGCOM in materia di diritto d’autore data la legislazione vigente. 

La promessa che i due pilastri del provvedimento sarebbero stati la promozione dell’offerta legale e l’enforcement non è stata mantenuta:  il Regolamento AGCOM si occupa in realtà solo di questo secondo aspetto, la parte dedicata alla promozione del mercato legale appare al contrario blanda, senza alcuna effettività e quindi pressoché inutile. 

Solo il Parlamento ha le prerogative per adottare una riforma del diritto d’autore più armonica ed equa che tratti entrambi gli aspetti, privilegiando il rispetto dei diritti dei consumatori nel nuovo contesto digitale; in caso contrario parlare di sviluppo del mercato legale dei contenuti risulterebbe velleitario se non ingannevole.  

Ora il Tribunale Amministrativo nell’interesse dei cittadini protegga le prerogative del Parlamento in una materia - come quella della libertà d’espressione in Internet - che assume sempre più una importanza cruciale per la nostra Democrazia.