Melanoma: screening e autodiagnosi

Contrariamente a quanto può sembrare intuitivo, i dati non confermano l’utilità di sottoporre allo screening tutta la popolazione per diagnosticare precocemente il melanoma. Per alcuni, invece, è sempre consigliato. Ecco i fattori di rischio più comuni.
Le due principali categorie di tumori della pelle sono i melanomi e i tumori non-melanoma. Il melanoma cutaneo è un tumore che deriva dalla trasformazione di alcune cellule che si trovano nell'epidermide, i melanociti. I melanociti hanno il compito di produrre melanina, che ha un ruolo protettivo nei confronti dei raggi solari.
Screening e diagnosi precoce
Nel caso dei tumori, la diagnosi precoce è importante e aumenta le probabilità di guarigione. Vale dunque la pena sottoporsi regolarmente a screening di controllo per i tumori alla pelle? Lo screening, cioè il controllo diffuso, serve a trovare indizi che permettano di identificare la presenza della malattia ancor prima che si vedano i sintomi nei soggetti sani.
Nel caso del melanoma, il tumore della pelle più grave, ci sono ancora pochi studi che dimostrino l'utilità dello screening generalizzato. I dati di cui disponiamo sono tratti dalle esperienze dei Paesi che hanno svolto screening su tutta la popolazione come la Germania.
I risultati
Da queste esperienze è emerso che, nonostante siano stati diagnosticati più casi e in fase iniziale, la mortalità per melanoma non è scesa. Ecco perché screening che interessino la popolazione generale, senza fattori di rischio particolari, non sono consigliabili. Inoltre lo screening presenta vantaggi e svantaggi, che vanno valutati a seconda dei casi. Tra gli effetti negativi citiamo: i falsi positivi (persone a cui viene erroneamente diagnosticato un tumore, con tutte le conseguenze relative, tra cui interventi inutili); i falsi negativi (persone falsamente rassicurate, benché abbiano la malattia) e le sovradiagnosi (ovvero diagnosi di tumori che però non avrebbero mai dato problemi).
Screening: quando serve davvero
Lo screening per il melanoma è consigliabile per le persone più a rischio, per esempio quelle con molti nei (da 50 a 100) e gli uomini di oltre 50 anni con pelle molto chiara (fototipi 1 e 2).
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I principali fattori di rischio
Tra i più importanti fattori di rischio ci sono:
- L'esposizione al sole: proteggersi fin da bambini sembra ridurre l'incidenza di melanomi;
- L'utilizzo delle lampade solari: la Iarc, Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro, ha stabilito che i raggi UV dei lettini potrebbero aumentare il rischio di tumori;
- Familiarità e recidività: avere casi in famiglia aumenta le possibilità di ammalarsi, così come averlo già avuto in passato espone al rischio di averne altri.
- Mutazione genetica: le storie familiari di melanomi ricorrenti sono dovute a volte alla mutazione di un gene (CDKN2A), che ha un ruolo chiave nella formazione di cellule tumorali;
- Malattie della pelle: alcune rare malattie cutanee come la Sindrome familiare con mole-melanomi multipli atipici e la Sindrome familiare da mole atipiche aumentano le possibilità di insorgenza di un melanoma;
- Sensibilità al sole, scottature da giovani e pelle chiara. La pelle scottata dal sole, magari più volte nella vita, inoltre, è una pelle più a rischio. Fai particolare attenzione se hai la pelle chiara, le lentiggini, capelli biondi o rossi e gli occhi chiari. In generale, chi ha un fototipo 1 o 2 deve proteggersi di più. Evitare l’eccessiva esposizione al sole senza adeguata protezione;
- Nei aticipi o tanti nei. Nei irregolari, grandi e di colori variabili, vanno tenuti sotto controllo. Così come una pelle con molti nei (da 50 a 100).
Come fare autodiagnosi: il metodo ABCDE
Il metodo ABCDE è il metodo più conosciuto e più facile da eseguire per fare autodiagnosi. Pui farlo da solo, in casa, osservando questi 5 dettagli che ti permetteranno di capire se è opportuno rivolgerti a un dermatologo o meno:
- A come asimmetria
Un neo di forma irregolare, in cui le due metà siano differenti, è un neo sospetto; - B come bordi
Un neo con contorni poco chiari, frastagliati o smerlati, può essere segnale di un melanoma; - C come colore
Se il colore cambia da una zona all’altra potremmo essere di fronte a un tumore maligno della pelle; - D come dimensioni
I nei di grosse dimensioni sono i più a rischio. I melanomi hanno in genere diametri superiori ai 6 millimetri; - E come evoluzione
Un neo che cambia forma, dimensione o colore, deve metterci in allerta. Nel dubbio si può fotografarli.