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Ricetta medica elettronica: la proroga arriva a fine 2024

Doveva scadere il 31 dicembre 2022 di quest'anno la possibilità per i medici di emettere la ricetta dematerializzata (elettronica), ovvero quella che ci consente di andare in farmacia con soltanto il numero della ricetta ricevuto via email, Sms o WhatsApp. Invece, con il decreto Milleproroghe, il Governo ha esteso il provvedimento che l'ha introdotta durante l'emergenza Covid fino a fine 2024. In attesa che la misura diventi (si spera) definitiva, vediamo brevemente come funziona.

  • contributo tecnico di
  • Laura Filippucci
23 febbraio 2023
  • contributo tecnico di
  • Laura Filippucci
Coronavirus, ora la ricetta medica si riceve via email, telefono o WhatsApp

Da quando è stata introdotta nel marzo 2020, ormai è diventata una comodità e, in alcuni casi, anche uno strumento indispensabile. Stiamo parlando della cosiddetta ricetta medica dematerializzata, ovvero la possibilità per medici di inviare le prescrizioni ai propri pazienti via email, Sms o WhatsApp, comunicando solo il numero di ricetta elettronica (NRE).

Uno strumento legato al Covid

Una modalità, quella della ricetta dematerializzata, introdotta durante l'emergenza Covid con un'ordinanza della protezione civile e un provvedimento del Ministero, con l'obiettivo di evitare il più possibile gli spostamenti non indispensabili (come appunto quello di doversi recare dal medico curante per ritirare una ricetta cartacea). Essendo legato a un particolare momento di emergenza sanitaria, il legislatore aveva però posto una scadenza a questo strumento: lo stop alla possibilità per i medici di bypassare la vecchia ricetta cartacea era previsto il 31 dicembre 2022.

La proroga di due anni

Da inizio anno si sarebbe dovuto tornare alla sola ricetta materiale. Tuttavia, è arrivata (in zona Cesarini) la proroga di questa misura, inizialmente per un altro anno e ora, con l'approvazione del decreto Milleproroghe, se ne è aggiunto un altro, arrivando così al 21 dicembre 2024, in attesa che venga approvato un provvedimento ad hoc, slegato dalla pandemia.

Tre modalità per la ricezione della prescrizione

Restano, quindi, in vigore anche per il 2023 le disposizioni attuali che prevedono tre modalità di ricezione della ricetta:

  • Email
    il promemoria può essere inviato come allegato a un messaggio di posta elettronica. L'invio è valido sia se verso una casella di posta elettronica certificata PEC che verso una di posta elettronica ordinaria;
  • SMS, WhatsApp o app di messaggistica
    la comunicazione del numero di ricetta elettronica può essere comunicato anche tramite SMS o tramite applicazioni che consentono lo scambio di messaggi, come WhatsApp;
  • Telefono
    per chi non dispone di supporti informatici, la comunicazione del numero della ricetta elettronica può avvenire anche telefonicamente sul numero indicato al proprio medico. 

I vantaggi della ricetta dematerializzata

Sicuramente per i cittadini italiani è una buona notizia la proroga di questa misura, ed anzi, l'augurio è quello che diventi finalmente uno strumento definitivo. Si tratta del naturale percorso di digitalizzazione della sanità, che con il Covid ha avuto certamente un’accelerazione. In una visione più ampia ci siamo abituati a usare sempre di più il fascicolo sanitario elettronico (che offre molteplici possibilità di utilizzo), e il dover tornare alla sola ricetta cartacea sarebbe stata una battuta d'arresto.

La ricetta dematerializzata, infatti, snellisce tempi e procedure, il che è un grande vantaggio certamente per i cittadini ma anche per i medici (non a caso hanno chiesto a gran voce la proroga) che in questo modo sono in grado di velocizzare i tempi di erogazione della ricetta ed evitano di avere studi pieni di pazienti non da visitare. Tutto questo continuando a garantire la sicurezza, poiché alla fine resta sempre il medico a prescrivere il farmaco.