Recensioni sui medici: sono affidabili?

Il futuro del settore farmaceutico va di pari passo con quello della salute ed il legame tra il giusto medico e il farmaco più consono è spesso fonte di dubbio. Per aiutare consumatori e pazienti a poter valutare con consapevolezza e con i giusti mezzi tutto ciò che riguarda l'appropriatezza delle cure, si farà chiarezza lunedì 27 novembre a Perugia durante il convegno Parafarmacie e liberalizzazioni: quale futuro?.
Come fare scelte consapevoli quando si tratta di salute
Quante volte capita di aver bisogno di uno specialista o di un ospedale e di non sapere a chi rivolgersi? E allora si comincia a chiedere al medico di base, ad amici, parenti. Da qualche anno sono nati diversi siti che ti permettono di consultare informazioni e recensioni. Ma quanto sono affidabili?
Lo abbiamo valutato nella nostra inchiesta su sette piattaforme, a cui abbiamo sottoposto un questionario e di cui abbiamo consultato i siti. Quando possibile, abbiamo anche prenotato e fatto una visita e, in seguito, abbiamo scritto una recensione.
Accedere a indicazioni dettagliate sulle strutture, a una lista di professionisti vicini, con curriculum, tariffe e pareri dei pazienti potrebbe esserti molto utile per fare scelte più informate, spendere meno e stimolare miglioramenti. Ma la realtà ci dice che quello delle recensioni in tema salute è ancora un mondo molto debole. Le recensioni sono per loro natura opinioni soggettive, è vero. Ma anche i pareri hanno un valore e hanno il potere di influenzare le tue scelte, per cui vanno usati bene e garantiti con trasparenza. Ancora di più quando si parla di salute.
Giudizi liberi e autenticità, se il confine è troppo sottile
Dovesalute.gov.it (del ministero della Salute) e Doveecomemicuro.it nascono per dare informazioni sulle strutture sanitarie, consentendo poi anche di lasciare giudizi in stelle sul servizio e su parametri definiti (comfort, disponibilità del personale).
Qsalute.it, Cmsantagostino.it (il sito del Centro Medico Santagostino), Dottori.it, iDoctors.it e Miodottore.it permettono, oltre che di prenotare la visita, anche di fare recensioni scritte sempre e solo relative al servizio e non sulla qualità delle cure (eccetto Qsalute).
Resta di fatto un grosso punto debole in molti di questi siti, quello dell’autenticità: chi ha lasciato un giudizio ha davvero fatto una visita nell'ospedale o con il medico? In cinque dei sette siti non è detto. Dovesalute.gov.it ci ha lasciato dare liberamente le stelle a un ospedale, chiedendo solo una conferma via mail dell’indirizzo di posta elettronica inserito. Doveecomemicuro.it neanche questo: chiunque può lasciare stelle a una struttura senza esserci stato, anche inserendo indirizzi email inesistenti. Così anche Qsalute.it, che permette anche commenti scritti e dettagliati.
Miodottore.it e Dottori.it ci confermano che basta essere registrati al sito per recensire. Entrambi però sembrano indicare con una dicitura quando la singola recensione è stata fatta da chi ha prenotato una visita.
Solo iDoctors e il Centro Medico Santagostino mandano al paziente una mail con un link da cui si può esprimere il giudizio.
Abbiamo anche notato che su Dottori.it moltissimi dei medici con una valutazione hanno 5 stelle, ovvero il massimo. Aquesto si aggiunge la prova pratica, in cui la nostra recensione, in parte negativa, non è stata ancora pubblicata a un mese dalla visita.
Siamo certi della trasparenza e tutela della privacy nelle recensioni?
Una cosa di cui tener conto con Dottori.it, iDoctors.it e Miodottore.it è che i medici sono loro clienti e che, in un modo o nell’altro, potrebbero pagare una quota per essere presenti anche con certi servizi. E questo, insieme ad altre variabili come vicinanza o disponibilità, potrebbe influire sull’ordine con cui compaiono nella ricerca e quindi sulla loro visibilità.
La sensazione è che si tratti più che altro di una sorta di vetrina per i professionisti, usufruibile dagli utenti per le informazioni e per la prenotazione, più che per le recensioni, non sempre accurate.
Da non dimenticare, infine, il tema della privacy, capitolo delicato e complesso. Quasi tutti questi siti, fatta eccezione per Qsalute, rendono anonime le recensioni, ma in generale hanno a che fare con i dati sensibili sulla salute. È quindi necessario che ne garantiscano la tutela, sia quanto a sicurezza che a usi per fini commerciali.
Dati accessibili: quali sono e che uso ne facciamo
È emerso che i pazienti hanno bisogno, non solo di sapere quale ospedale o medico offre una buona qualità del servizio (comfort, disponibilità), ma anche chi li potrà curare meglio. E sia nel settore privato che nel pubblico.
Ma per questo servono dati ufficiali, i cosiddetti indicatori di performance: misure oggettive basate su dati provenienti dagli ospedali (come i tempi di attesa o il tasso di mortalità) che misurano il livello qualitativo nel raggiungere certi obiettivi. Sono dati che esistono, raccolti ed elaborati in modo scientifico dall'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, ma al momento poco accessibili per i pazienti.