Febbre: quale termometro usare?

Abbiamo testato la precisione e l’affidabilità dei termometri per misurare la febbre. Alla prova termometri classici, digitali e a infrarossi.
In laboratorio
Da quando il termometro a mercurio è entrato in pensione, è un’invasione di modelli dalle forme e dalle tecnologie più strane. Se prima c’era poco da scegliere, tra un modello e l’altro al massimo variava il colore della colonnina o la forma (rettangolare per gli adulti, sferica e sottile per i bambini), ora chi vuole comprare un termometro per misurare la febbre deve orientarsi tra decine di proposte diverse. Tradizionale, digitale o a infrarossi? E ancora: meglio quello da orecchio o quello che rileva la temperatura senza neanche sfiorarti? Il nostro test parla chiaro: i termometri digitali sono in generale più affidabili di quelli a infrarossi, soprattutto a confronto con i modelli di rilevazione a distanza. Per aiutarvi nella scelta del termometro e soprattutto non farvi spendere inutilmente un capitale (ci sono modelli che costano fino a 60 euro e non sono affidabili) ne abbiamo messo alla prova diciotto.
Si alza il nostro termostato
A rigore, la febbre non è una malattia, ma un sintomo che si presenta in molte occasioni diverse, il cui elemento comune è un’infezione. La causa più comune della febbre, sono proprio le infezioni batteriche e virali, soprattutto nella stagione fredda. Quando il nostro sistema immunitario viene attaccato, aziona il meccanismo del rialzo della temperatura per essere più efficace. I microbi, infatti, sono sensibili al caldo, utile anche per rendere più efficienti le funzioni delle cellule immunitarie. Insomma, la febbre ci aiuta a combattere contro i microrganismi che ci vogliono danneggiare. Certo, va pagato lo scotto del malessere, ma la spossatezza è utile a sua volta perché ci costringe al riposo, necessario per affrontare con più forza l’infezione.
Farmaci: quando?
In caso di febbre non tutti si comportano allo stesso modo. C’è chi, non appena il termometro supera i 37 gradi, corre verso l’armadietto dei medicinali alla ricerca di una pastiglia e chi resiste stoicamente senza prendere nulla, anche se stanco e dolorante.
Non esiste un comportamento ideale: se il rialzo della temperatura è lieve e i sintomi sono sopportabili, assumere un farmaco antifebbrile non è strettamente necessario.
Quando, invece, la febbre è alta, si accompagna a dolori di varia natura (dolori muscolari, mal di testa…) ed è mal tollerata è invece opportuno prendere un antipiretico.
In generale, la regola d’oro è bere molto, acqua, tè, spremute, mentre non bisogna sforzarsi a mangiare o scoprirsi troppo. Nel caso la febbre prosegua per alcuni giorni senza segnali di miglioramento e nonostante l’uso dei farmaci appropriati, è necessario andare dal medico perché potrebbe essere dovuta non a una banale infezione virale di stagione (raffreddore, influenza) ma ad altro (infezione batterica, altri virus…).
Marche del test
- Borella
- Braun
- Brevi
- Chicco
- Dr Marcus
- Exatherm
- Farmamed
- Mebby
- Neo Baby
- Omron
- Pic Indolor
- Ranbaxy
- Silver crest (Lidl)