Vaccino: estesa la 4ª dose agli over 60
Dopo il parere favorevole di Ema e EDCD, anche Aifa e Ministero della Salute danno il via libera alla possibilità di fare la 4ª dose (seconda dose booster) di vaccino dai 60 anni in su e per tutti i fragili dai 12 anni dì età. Come già previsto dallo scorso aprile per gli ultra ottantenni e per gli ultra sessantenni con fragilità, verranno somministrate solo Pfizer o Moderna e non prima che siano passati 4 mesi dalla terza dose o dall’ultima infezione.

Solo ieri (11 aprile) c’è stato il parere dell'Ema (l'Agenzia Europea per i medicinali) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), ora arriva la circolare congiunta dell'Agenzia Italiana del farmaco e del Ministero della Salute che dà il via alla 4ª dose di vaccino per chi ha almeno 60 anni d’età e per i fragili over 12.
Secondo quanto precisato nella circolare, la raccomandazione viene data “nel rispetto del principio di massima precauzione”, in quanto la circolazione virale sta vedendo già da diverse settimana una fortissima ripresa, associata ad aumento delle ospedalizzazioni nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensive. Stando alle evidenze disponibili, spiegano Aifa e Ministero della Salute, la seconda dose di richiamo (second booster) è ancora efficace nel prevenire forme gravi di COVID-19 sostenute dalle varianti maggiormente circolanti.
Solo Pfizer o Moderna
Per l'esattezza, quella che per semplicità chiamiamo quarta dose è in realtà una seconda dose di richiamo (second booster). Secondo le indicazioni del Ministero, deve essere fatta esclusivamente con vaccini a mRNA (ovvero solo Pfizer e Moderna), nei dosaggi normalmente già previsti per la terza dose (dose booster): 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty (Pfizer); 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax (Moderna). La quarta dose al momento è destinata esclusivamente:
- dai 12 ai 17 anni con il solo vaccino Comirnaty (cioè il vaccino di Pfizer) al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL
- a partire dai 18 anni con uno dei due vaccini a mRNA autorizzati, cioè
- Cominraty (Pfizer) al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL
- Spikevax (Moderna) al dosaggio di 50 mcg in 0,25 mL
La quarta dose viene quindi estesa a:
- alle persone dai 60 anni (compresi) in su;
- alle persone dai 12 anni (compresi) in su con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti.
La raccomandazione rimane, ovviamente, per le persone con almeno 80 anni, gli immunodepressi, ai sessantenni fragili e gli ospiti delle RSA (residenze sanitarie assistenziali) a cui la seconda dose di richiamo era stata già offerta a partire dallo scorso aprile, ma che non ha suscitato una così forte adesione.
Per poter fare la 4ª dose, occorre che sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo (ovvero dalla terza dose) o dall’ultima infezione successiva al richiamo (tenendo come riferimento la data del tampone positivo che ha fatto iniziare l’isolamento). Si tratta quindi di una novità rispetto a quanto previsto ad aprile per ottantenni e sessantenni fragili, quando la dose booster non si applicava ai soggetti che avevano contratto l’infezione da SARS-CoV-2 successivamente alla somministrazione della prima dose di richiamo.
Quando partirà l’offerta?
Partirà a breve. Se in alcune regioni gli hub vaccinali non hanno mai chiuso, in altre sono stati riaperti per far fronte alle nuove richieste. Le varie regioni comunicheranno a breve le modalità di prenotazione e l’organizzazione dell’offerta sul territorio (ad esempio, sul coinvolgimento dei medici di famiglia e delle farmacie).
Over 12enni: solo i più fragili
Per il ministero, comunque, resta come massima priorità quella di vaccinare chi non ha ancora ricevuto la terza dose, e di somministrare la quarta dose a quelle persone che hanno il sistema immunitario fortemente compromesso per cause legate a patologie di base o trattamenti farmacologici e a coloro che sono stati sottoposti a trapianto di organo.
In particolare per le persone dai 12 anni in su, il Ministero ha stilato un elenco di patologie (concomitanti o preesistenti) che possono aiutare a definire le persone con "elevata fragilità" alle quali è consigliata la 4ª dose.
Dovremo vaccinarci anche a ottobre?
Nulla è ancora stato deciso. Non è noto se e quando ripartirà un’eventuale campagna vaccinale di richiamo con una 4° dose estesa a tutta la popolazione o solo a determinate fasce (come avviene per l’influenza). Non è neanche noto quale tipo di vaccino potrebbe essere offerto alla popolazione. In questo momento, le aziende farmaceutiche già attive nella produzione di vaccini contro il Covid, come Pfizer e Moderna, stanno lavorando a versioni aggiornate dei loro vaccini che contengano sia la proteina Spike della variante originale del coronavirus (quella attualmente somministrata alla popolazione) sia la proteina Spike della prima variante Omicron, cioè quella che ha circolato ormai mesi fa. Tutto quindi dipenderà da molti fattori, a partire dalla situazione epidemiologica e dal tipo di varianti circolanti, ai dati prodotti dalle sperimentazioni dei vaccini (se saranno davvero in grado di proteggerci dalle varianti circolanti) e dall’effettiva disponibilità delle nuove formulazioni.