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Vaccino AstraZeneca: dopo lo stop, occorre trasparenza e salvaguardare il piano vaccinale Covid

Dopo che l’Agenzia italiana del farmaco ha sospeso in via precauzionale l’utilizzo del vaccino AstraZeneca, è necessario che le prossime fasi siano gestite con la massima trasparenza, per non lasciare i cittadini nel caos e ridurre al minimo i ritardi nel piano vaccinale Covid.

16 marzo 2021
vaccino Astrazeneca

Nel primo pomeriggio di lunedì 16 marzo, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha sospeso in via precauzionale l’utilizzo del vaccino Covid di AstraZeneca, in seguito alle segnalazioni dei giorni scorsi su casi di problemi circolatori (trombosi) riscontrati in alcune persone da poco vaccinate. Lo stop servirà a chiarire in maniera definitiva se questi eventi sono semplicemente collegati da un nesso temporale (come si ipotizza) o se invece esiste un effettivo nesso causale legato alla somministrazione del vaccino. A dirlo sarà l’Agenzia europea per i medicinali (Ema), che sta studiando la questione. Aifa ha chiarito in un comunicato che la decisione è “del tutto precauzionale e temporanea” in attesa appunto delle prossime decisioni dell’Ema.

La sospensione non è senza conseguenze: se da un lato può essere letta come un segnale di estrema precauzione positivo e rassicurante - si vogliono fugare anche i minimi dubbi prima di continuare con la campagna vaccinale anche se diverse autorità come Oms ed Ema stessa ritengono che non ci siano elementi per sospendere l’impiego del vaccino perché i casi segnalati sono pochissimi e non superiori a quelli che avvengono nella popolazione generale – dall’altro genera caos e incertezza nelle persone che sono state già chiamate per la prima dose e in quelle che hanno l’appuntamento per la somministrazione. 

Il rischio, inoltre, è che lo stop abbia un effetto negativo sulla propensione a vaccinarsi, vanificando gli sforzi fatti per coinvolgere gli italiani in questa campagna.

Servono trasparenza e supporto ai cittadini

Per questo è fondamentale che il ministero della Salute e gli altri organi ufficiali che operano per organizzare la campagna vaccinale gestiscano questo momento con la massima trasparenza e non lascino i cittadini nel caos. In particolare è necessario:

  • che tutti i documenti scientifici e la revisione dell’Ema siano resi disponibili e facilmente accessibili ai cittadini;
  • che alle persone che hanno già ricevuto la prima dose sia garantita la completa copertura vaccinale nei tempi stabiliti o che vengano approntate in ogni caso le opportune soluzioni;
  • che ai cittadini che si sono visti sospendere l’appuntamento o che hanno un appuntamento fissato nei prossimi giorni vengano date chiare indicazioni su come comportarsi e vengano richiamati per fissare un nuovo appuntamento o per confermare quello preso;
  • che il piano vaccini sia riorganizzato nel modo più efficiente possibile per ridurre al minimo i ritardi conseguenti a quanto sta succedendo.