Rispondiamo ai dubbi più frequenti sui conti correnti.
Quanti conti correnti si possono aprire?
Non c’è un limite imposto per legge, ma anche economicamente non ha molto senso tenere aperti troppi conti correnti contemporaneamente anche per un fatto di costi. L'unico vantaggio di avere più rapporti è quello di poter diversificare il rischio in caso di difficoltà della banca; infatti il FITD (fondo interbancario di tutela dei depositi) interviene solo fino a 100.000 euro per depositante per cui in caso di giacenze superiori è bene aprire altri rapporti in altri istituti di credito.
Per aprire un conto corrente quanto bisogna versare?
Per avere la carta di debito o gli assegni, è necessario o fare l’accredito dello stipendio o della pensione oppure fare dei bonifici periodici, in genere di almeno 500 euro al mese, (dipende dalla banca). Spesso viene richiesto di fare un versamento iniziale (di poche centinaia di euro ma anche questo dipende dalla banca).
Posso aprire un conto corrente se non sono residente in Italia?
In realtà non c’è alcuna motivazione per impedire l’apertura di un conto a chi non risiede in Italia, ma la maggior parte dei prodotti è disponibile solo per i residenti. Per chi non è residente ci sono dei prodotti ad hoc che di solito costano di più dei conti per residenti.