Banca Popolare di Bari in amministrazione straordinaria. E adesso?
A causa delle perdite patrimoniali, Banca Popolare di Bari è stata messa in amministrazione straordinaria: sarà ora compito dei commissari occuparsi della ricapitalizzazione dell'istituto. In cosa consiste l'intervento statale e quali conseguenze ci saranno per correntisti e investitori?

Cosa succede adesso
La situazione aziendale deve ora essere presidiata dai commissari straordinari che dovranno predisporre le attività necessarie alla ricapitalizzazione della banca. In questa fase dovranno inoltre negoziare con i soggetti che hanno manifestato o che manifesteranno interesse al rilancio della banca. I commissari stanno inoltre definendo con il Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD) un accordo quadro per un sostegno economico: operazione più semplice dopo il decreto legge emanato dal Governo. Nel frattempo, Banca Popolare di Bari sta proseguendo con la sua attività regolare e la clientela può continuare a operare agli sportelli.Cosa cambia dopo l’intervento statale
L’obiettivo prinicipale dei commissari è quello di trovare partner strategici per rilanciare la banca, operazione non certamente semplice. Per questo motivo il Governo è intervenuto emanando un decreto legge di emergenza chiamato “Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento”, approvato lo scorso 15 dicembre. Con il decreto si aumentano le capacità patrimoniali e finanziarie della Banca del Mezzogiorno-Microcredito Centrale (MCC) fino a un massimo di 900 milioni di euro, per consentirle di operare come banca di investimento per la crescita e la competitività delle imprese italiane. È stato inoltre effettuato un aumento di capitale che consentirà alla Banca del Meezzogiorno insieme al FITD e a imprese interessate, di partecipare al rilancio della Banca Popolare di Bari.Correntisti e investitori: che fare?
Sei sei correntista di Banca Popolare di Bari, niente panico. Ricordiamo infatti che il fondo interbancario di tutela dei depositi prevede rimborsi fino a 100.000 euro per depositante, anche nel caso in cui la banca dovesse fallire. I rischi, perciò, sono pochi. Anche chi ha acceso un mutuo o ha richiesto un prestito alla Banca Popolare di Bari non avrà alcuna conseguenza, continuerà a pagare le rate senza alcuna ripercussione. In questa fase la situazione è statica per gli investitori: al momento azioni e obbligazioni non possono essere vendute. Sappiamo per certo che gli interventi statali e del FITD stanno procedendo per evitare il più possibile perdite anche per gli investitori. È necessario rilanciare la banca: se così non dovesse accadere e senza eventuali azioni di ristoro, gli investitori rischiano perdite consistenti.
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