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Banca Popolare di Bari in amministrazione straordinaria. E adesso?

A causa delle perdite patrimoniali, Banca Popolare di Bari è stata messa in amministrazione straordinaria: sarà ora compito dei commissari occuparsi della ricapitalizzazione dell'istituto. In cosa consiste l'intervento statale e quali conseguenze ci saranno per correntisti e investitori?

16 dicembre 2019
Banca Popolare di Bari

A causa delle sue perdite patrimoniali, lo scorso 13 dicembre Banca Popolare di Bari è stata messa in amministrazione straordinaria. Un altro istituto va così ad aggiungersi alla vicenda delle banche in difficoltà di cui ci siamo occupati più volte. 

Cosa succede adesso

La situazione aziendale deve ora essere presidiata dai commissari straordinari che dovranno predisporre le attività necessarie alla ricapitalizzazione della banca. In questa fase dovranno inoltre negoziare con i soggetti che hanno manifestato o che manifesteranno interesse al rilancio della banca. I commissari stanno inoltre definendo con il Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD) un accordo quadro per un sostegno economico: operazione più semplice dopo il decreto legge emanato dal Governo. Nel frattempo, Banca Popolare di Bari sta proseguendo con la sua attività regolare e la clientela può continuare a operare agli sportelli.

Cosa cambia dopo l’intervento statale

L’obiettivo prinicipale dei commissari è quello di trovare partner strategici per rilanciare la banca, operazione non certamente semplice. Per questo motivo il Governo è intervenuto emanando un decreto legge di emergenza chiamato “Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento”, approvato lo scorso 15 dicembre. Con il decreto si aumentano le capacità patrimoniali e finanziarie della Banca del Mezzogiorno-Microcredito Centrale (MCC) fino a un massimo di 900 milioni di euro, per consentirle di operare come banca di investimento per la crescita e la competitività delle imprese italiane. È stato inoltre effettuato un aumento di capitale che consentirà alla Banca del Meezzogiorno insieme al FITD e a imprese interessate, di partecipare al rilancio della Banca Popolare di Bari.

Correntisti e investitori: che fare?

Sei sei correntista di Banca Popolare di Bari, niente panico. Ricordiamo infatti che il fondo interbancario di tutela dei depositi prevede rimborsi fino a 100.000 euro per depositante, anche nel caso in cui la banca dovesse fallire. I rischi, perciò, sono pochi. Anche chi ha acceso un mutuo o ha richiesto un prestito alla Banca Popolare di Bari non avrà alcuna conseguenza, continuerà a pagare le rate senza alcuna ripercussione. In questa fase la situazione è statica per gli investitori: al momento azioni e obbligazioni non possono essere vendute. Sappiamo per certo che gli interventi statali e del FITD stanno procedendo per evitare il più possibile perdite anche per gli investitori. È necessario rilanciare la banca: se così non dovesse accadere e senza eventuali azioni di ristoro, gli investitori rischiano perdite consistenti

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