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Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza: arriva un piccolo ristoro per i danneggiati

08 ottobre 2018
banca vicenza

Chi vanta un credito nei confronti delle due banche fallite (Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza) può ancora avere una possibilità di riavere in parte i propri soldi. E’ stato attivato un Fondo ristoro presso Consob.

Veneto Banca e Popolare di Vicenza sono di fatto fallite. Dopo la chiusura dei termini per l’insinuazione al passivo arriva un piccolo ristoro per i risparmiatori danneggiati. Chi vanta un credito verso le due banche, un’obbligazionista o un cliente che abbia subìto un danno dalla banca per cui può ottenere un risarcimento (ad esempio un risarcimento per la vendita di azioni rischiose senza profilatura Mifid o vendute obbligatoriamente in abbinamento ad un finanziamento) ed ha già presentato un ricorso all’Arbitro per le controversie finanziarie da cui ha avuto riposta positiva o ne avrà una entro il prossimo 30 novembre può accedere ad un Fondo ristoro gestito da Consob per avere il 30% del danno cui avrebbe diritto grazie alla decisione positiva dell’ACF.

Come presentare la richiesta

Sul sito della Consob è possibile scaricare il modulo per la richiesta di accesso al Fondo ristoro. Beneficiari sono i risparmiatori che hanno già presentato ricorso all'Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), istituito presso la Consob e che abbiano ottenuto, ovvero otterranno entro il 30 novembre prossimo, una decisione a loro favorevole in tutto o in parte. In base alla disposizione di legge, il rimborso è pari al 30% del danno liquidato dall'Acf, con un tetto massimo di 100.000 euro. Le domande possono essere presentate dai risparmiatori che abbiano sottoscritto titoli emessi da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca anche tramite le loro rispettive controllate, Banca Nuova e Banca Apulia.

Per accedere al ristoro è necessario compilare il modulo e inviarlo alla Consob. Le domande di rimborso dovranno essere presentate direttamente dai ricorrenti (o eventualmente dai loro rappresentanti legali) ed inviate:

  • preferibilmente, in via informatica all’ indirizzo: istanzaristoro@pec.consob.it  (si può usare anche senza PEC)
  • in via cartacea all’indirizzo: CONSOB, Via G.B. Martini n. 3, 00198 ROMA.

Sulle comunicazioni bisogna indicare la dizione:

“istanza di ristoro - nome e cognome – ricorso ACF n. xx – decisione ACF n. xx”.

L’istanza può essere effettuata dai clienti delle due banche venete solo una volta ricevuta la comunicazione dell’avvenuta pubblicazione della decisione favorevole da parte dell’ACF. Queste banche, infatti, essendo sottoposte a liquidazione coatta amministrativa non potrebbero comunque adempiere spontaneamente alle decisioni.

Ristoro anche per i risparmiatori delle banche fallite a fine 2015

La stessa procedura vale per i clienti di Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti. In questo caso ci sono stati anche altri interventi ma ci sono anche risparmiatori che hanno fatto ricorso all’Acf.

La procedura da seguire è identica a quella descritta finora, ma per poter fare richiesta al Fondo ristoro i risparmiatori dovranno attendere la pubblicazione sul sito dell’ACF del mancato adempimento da parte della banca alla decisione dell’Arbitro.