Violati i dati di 3 milioni di clienti UniCredit, i consigli per difendersi
A fine ottobre UniCredit ha confermato che nel 2015 sono stati violati i dati di oltre 3 milioni di correntisti. Già nel 2017 un hackeraggio ai sistemi informatici della banca aveva messo a repentaglio i dati relativi ai prestiti di 400.000 clienti. Come difendersi in caso di operazioni fraudolente?
- contributo tecnico di
- Anna Vizzari
- di
- Roberto Usai

Con un comunicato stampa diramato lo scorso 28 ottobre UniCredit ha informato la violazione nel 2015 dei dati di circa 3 milioni di clienti. Stando a quanto comunicato dalla banca non si tratta di dati sensibili e, tra questi, non ci sarebbero le coordinate bancarie dei correntisti. Il file violato conteneva però nomi, città, numeri di telefono e indirizzi email: elementi che hanno comunque una certa rilevanza e un certo valore. Ricordiamo che nel 2017 c'era stato un episodio simile sui sistemi informatici di UniCredit: in quell'occasione erano stati violati i dati relativi a prestiti personali di 400.000 clienti Unicredit.
Contatta Unicredit
Unicredit sta contattando, esclusivamente tramite posta tradizionale e/o notifiche via online banking, tutte le persone potenzialmente interessate. Per qualsiasi dubbio, i clienti possono contattare il servizio clienti di UniCredit o chiamare il numero verde 800 323285. A titolo precauzionale, il nostro consiglio è quello di non rispondere alle email che sembrano provenire direttamente della banca: potrebbero essere tentativi di phishing messi in atto utilizzando i tuoi dati.
Come proteggere il conto corrente e le carte
Se sei un cliente UniCredit meglio verificare sul tuo home banking l'operatività di conto e delle carte negli ultimi quattro anni. Se dovessi riscontrare operazioni sospette, contatta la banca per valutare eventuali azioni, come il blocco del conto o delle carte. Ricordiamo che, in caso di addebiti per uso fraudolento, nulla potrà essere addebitato al cliente. Secondo le norme vigenti spetta alla banca assicurare un ambiente informatico protetto e sicuro e, nel caso di violazioni, le conseguenze sono in capo alla banca. Se un cliente contesta delle operazioni spetta alla banca provare che sono state invece effettuate senza alcun dubbio da lui.
Invia una contestazione alla banca
Anche se la violazione è avvenuta nel 2015, è bene ricordare che la prescrizione sulle operazioni bancarie scatta dopo 10 anni. Hai ancora tempo per eventuali reclami e quindi per richiedere il rimborso degli addebiti relativi alle operazioni realizzate in realtà da terzi. Ricordiamo inoltre che il reclamo può essere fatto anche da chi non è più cliente UniCredit. Le contestazioni vanno fatte per iscritto all’Ufficio reclami della banca che ha 30 giorni di tempo dal ricevimento del reclamo per rispondere. Se al reclamo la banca dà risposta negativa oppure non risponde allora puoi fare ricorso all’Arbitro bancario e finanziario.