News

730 online: tutte le novità del 2019 e i nostri consigli

Dal 15 aprile puoi consultare la tua dichiarazione precompilata sul sito dell'Agenzia delle Entrate. La modifica e l’invio sono possibili dal 2 maggio fino al 23 luglio. Ecco le novità e i nostri consigli per non sbagliare.

29 aprile 2019
730

Nel 730 precompilato trovo proprio tutti gli scontrini dei farmaci che ho acquistato? E come mai ci sono segnati due importi per il mio mutuo? Sono già inserite correttamente anche tutte le spese di ristrutturazione detraibili? Se hai deciso di fare la dichiarazione dei redditi del 2019 con il 30 online, è facile che non tutto ti sia chiaro e soprattutto che qualcosa non ti torni. Quest’anno oltre alle spese inserite dal Fisco nelle passate edizione del 730 precompilato, troviamo anche le spese sostenute per usufruire del bonus verde e i premi di assicurazione contro eventi calamitosi

Dal 15 aprile il precompilato lo puoi visualizzare sul sito dell'Agenzia delle Entrate (ma per farlo ricordati di recuperare il PIN) e dal 2 maggio puoi modificarlo e inviare il tutto.

La compilazione assistita del quadro E

Se hai pazienza e aspetti dopo il 10 maggio puoi anche compilare in modo “assistito” tutto il quadro E che contiene detrazioni e deduzioni (l’anno scorso questa modalità era riservata alle sole spese mediche). Il vantaggio di utilizzare questo tipo di compilazione è che gli eventuali controlli dell’Agenzia delle entrate saranno fatti solo sui dati modificati. Per accedere a questa funzione nel menu della precompilata seleziona “quadro E – compilazione assistita”, in questo modo puoi inserire o modificare ogni singola voce di cui hai in mano la documentazione corretta.

Lo scorso anno per le spese mediche il meccanismo era particolarmente articolato e non certo di veloce esecuzione, quindi se le modifiche da fare sono molte il nostro consiglio è quello di optare per la modalità tradizionale andando ad operare direttamente nelle singole caselle del quadro E. Ricorda inoltre che puoi sempre passare da una modalità di compilazione all’altra, ma tutto quello che hai inserito viene automaticamente cancellato e vengono ricaricati i dati che risultano al Fisco.

Le date del 730 precompilato

  • 15 aprile: visualizzazione del 730 precompilato;
  • 2 maggio: modifica e invio del 730 precompilato online;
  • 10 maggio: utilizzo della modalità di compilazione assistita del quadro E relativo a detrazioni e deduzioni;
  • 24 maggio: invio dei quadri RW RT e RM del modello Redditi aggiuntivi al modello 730;
  • Dal 28 maggio al 20 giugno: annullare il 730 già inviato e presentarne uno nuovo;
  • 1 luglio: pagamento di saldo e primo acconto del 730 per i contribuenti che lo presentano senza sostituto d’imposta che fa il conguaglio sulla busta paga;
  • 23 luglio: termine per l’invio del 730 precompilato online;

I nostri consigli

A noi piace molto il 730 precompilato ma non è tutto oro quello che luccica, purtroppo non è così corretto e completo come vogliono farci credere ed è importante controllarlo bene per non perder per strada occasioni di risparmio.

Spese mediche: non sempre ci sono tutti gli scontrini

Tra gli oneri e le spese possiamo vedere il dettaglio delle spese sanitarie. Il nostro consiglio è di armarti di pazienza e controllare le voci di spesa, non è raro purtroppo che gli importi delle singole voci siano sbagliati o che manchino del tutto. Un esempio comune sono le fatture che hanno l’imposta di bollo da due euro, spesso caricate nel precompilato al netto di queste: ricordati di inserirle nel totale perché sono detraibili insieme alle spese sanitarie. Oppure i farmaci segnati come tali sullo scontrino vengono talvolta indicati come farmaci veterinari nel riepilogo delle spese sanitarie: in questo caso è facile che abbia ragione l’Agenzia delle entrate, se volete verificare cercate on line il numero di Autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) che trovate sullo scontrino.  Altri errori possono essere commessi nel caricare le fatture degli specialisti, anche veterinari, dove vengono persi per strada i contributi alla cassa previdenza o l’Iva se applicata: ricordati che è sempre detraibile il totale della fattura.

Assicurazioni sanitarie

Se hai un’assicurazione che ti rimborsa le spese sanitarie, sappi che nella maggior parte dei casi questa comunica all’Agenzia delle Entrate solo il totale che ti ha rimborsato nell’anno, non il dettaglio ricollegabile alla singola spesa. Questo significa che se tu hai una fattura di 100 euro per cui hai ricevuto un rimborso totale o parziale, nella riga del dettaglio spese sanitarie troverai un NO sotto la voce rimborso. Sta a te verificare che i totali coincidano.

In caso di indennizzo diretto, cioè l’assicurazione ha sostenuto la spesa medica al tuo posto, spesso trovi comunque l’importo tra le spese sanitarie detraibili. Ripetiamo ancora una volta: controlla sempre i totali perché le spese rimborsate non devono essere detratte (a meno di casi particolari).

Attento al quadro D

Se hai sostenuto una spesa sanitaria per 100 euro a dicembre 2017 e la tua assicurazione ti ha rimborsato nel 2018, tu non dovresti aver portato in detrazione la spesa nel 730 dell’anno scorso. Tuttavia, quando l’assicurazione sanitaria comunica al fisco i rimborsi che ti ha erogato nel 2018 riporta anche quello relativo a dicembre 2017. Il Fisco, che non può sapere se tu hai detratto o meno la spesa nello scorso 730, prudenzialmente la inserisce tra i redditi diversi, cioè nel quadro D per tassarla separatamente. Ti trovi in questa situazione se nei “dati di sintesi” alla voce “altri redditi” trovi la dicitura “Comunicato da ………… - Rimborso per spese sanitarie sostenute nel 2017” con l’importo e il dato risulta utilizzato. Se ti sei comportato nel modo corretto lo scorso anno ricordati di cancellare questo importo dal quadro D, altrimenti ci pagherai le imposte. 

Interessi sul mutuo duplicati

Nella sezione oneri e spese, alla voce “Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione principale” potresti trovare due voci, come se avessi più di un mutuo, ma che entrambi gli importi indicati non sono stati utilizzati. Questo succede normalmente in caso di surroga, cioè quando in corso d’anno si cambia la banca con cui si ha il mutuo in essere. Altre volte è dovuto al fatto che il mutuo è stato “cartolarizzato”, cioè ceduto dalla banca in toto o in parte ad altre società finanziarie. In entrambi i casi, benché il dato non venga utilizzato dal Fisco per compilare il 730 non devi preoccuparti, puoi inserire tu l’importo nel rigo E7 sommando quanto risulta indicato, o comunque quanto riportato sulla certificazione rilasciata a fine anno dalla banca con il prospetto degli interessi versati.

Ristrutturazioni, riqualificazioni e bonus mobili vanno inseriti a mano

Se, nel corso del 2018, hai sostenuto spese di ristrutturazione ediliziariqualificazione energetica o per il bonus mobili nel riepilogo dei dati considerati per preparare la tua dichiarazione dei redditi trovi solo i bonifici che hai fatto per il pagamento delle spese, ma il dato non viene utilizzato per predisporre il 730. Le spese vere e proprie devi inserirle tu nella dichiarazione dei redditi perché al Fisco risultano esclusivamente i bonifici effettuati in modo corretto, non ha modo di sapere preventivamente se tutta la procedura si sia svolta correttamente. Se hai tutta la documentazione in regola non esitare a inserire la spesa nel 730.

Bisogno di aiuto? C'è Altroconsumo

Qualcosa non è chiaro? Vuoi supporto per la compilazione del 730 online? Oppure cerchi un CAF qualificato che non costi uno sproposito. Vai su altroconsumo.it/730. Troverai una guida completa alla compilazione della tua dichiarazione dei redditi, i modi per risparmiare e, grazie alla collaborazione con Assocaaf, hai la possibilità di richiedere la compilazione del 730 senza muoverti da casa. E se sei socio Altroconsumo, il servizio Caf ha uno sconto del 50% sulle tariffe standard di Assocaaf e la compilazione del 730 costa solo 38 euro. Se invece vuoi compilarla da solo con la sicurezza di avere il visto di conformità del Caf e un supporto telefonico qualificato il prezzo scende a 25 euro.

Inoltre, non dimenticare che per tutti i soci il numero della consulenza fiscale è sempre a disposizione per risolvere qualsiasi dubbio. Non sei socio? Altroconsumo ti offre una consulenza gratuita: richiedila ora.