Rispondiamo ai dubbi più frequenti sui mutui.
Come faccio a sapere quanto posso chiedere di mutuo?
Il capitale che si può richiedere con un mutuo standard va da un minimo di 50.000 euro ad un massimo di 1 milione di euro. Ma per ottenere un mutuo occorre rispettare specifici requisiti, in particolare occorre tenere anche presente due parametri: LTV , loan to value, rapporto tra capitale erogato e valore della casa che di solito non supera l’80% se non in pochi casi e il rapporto tra la rata mensile del mutuo e le entrate del cliente che non può superare in genere il 33%. Maggiori dettagli qui
Quanto posso pagare di mutuo con il mio stipendio?
Per rispondere a questa domanda abbiamo creato un calcolatore che si trova qui; in questo modo tenendo conto del vostro stipendio, del valore della casa e del tasso di interesse del mutuo potrete sapere quanto capitale siete in grado di ottenere dalla banca ed anche la rata del mutuo per voi sostenibile.
Quanti mesi di contratto indeterminato per chiedere un mutuo?
La banca eroga il mutuo solo a persone che superano l’istruttoria e quindi l’analisi di affidabilità finanziaria; deve infatti essere certa che il mutuatario, cioè il cliente a cui concede il mutuo, sia in grado di pagare regolarmente le rate del finanziamento. Per questo motivo al mutuatario sono chiesti documenti reddituali come i cedolini dello stipendio o la dichiarazione dei redditi. Inoltre la banca verifica anche che il contratto di lavoro del mutuatario sia stabile; in genere è sempre meglio se a tempo indeterminato ed iniziato almeno da sei mesi.
Quanti anni di mutuo conviene?
La durata del mutuo è compresa in genere tra i 10 anni e i 30 anni. Ci sono banche che concedono anche mutui di durata più breve (dai 5 anni in su) e più lunga (fino a 40 anni). C’è però un limite massimo di età per contrarre un mutuo, fissato di solito a massimo 70 anni o per meglio dire l’età del mutuatario alla fine del mutuo non può in genere superare gli 85 anni. Un 70enne potrà avere un mutuo di massimo 15 anni. Oltre a questo, la durata del mutuo dipende anche dall’entità della rata. In effetti sarebbe meglio avere un mutuo più breve possibile per pagare meno interessi, ma allungare la durata dà la possibilità, a parità di capitale, di avere rate più piccole e quindi sostenibili nei limiti del 33% delle entrate mensili (sopra questo rapporto tra rata e entrate la banca di solito non eroga il mutuo).
Cosa chiede la banca prima di concedere un mutuo?
La banca verificherà l’affidabilità finanziaria del cliente e per questo gli chiederà di portare documentazione per provare la solidità della propria situazione finanziaria: una busta paga (spesso se ne chiede più di una per verificare l’effettivo salario senza influenze dovute a trasferte, straordinari o festività soppresse). Può anche chiedere di portare l’ultima bolletta o la dichiarazione dei redditi (soprattutto se si è lavoratore autonomo). Verificherà anche che chi chiede il mutuo non sia un cattivo pagatore interrogando i SIC, le centrali rischi private. Inoltre verificherà il valore della casa che si vuole acquistare attraverso la perizia fatta da un tecnico incaricato.
Da quando si comincia a pagare il mutuo?
La prima rata di mutuo è successiva all’erogazione del capitale che avviene quasi sempre al momento della stipula del mutuo davanti al notaio o al massimo qualche giorno dopo. In genere si aspetta il primo giorno del mese successivo la stipula o l’ultimo del mese in corso. Attenzione perché spesso la banca fa iniziare il vero e proprio ammortamento solo dopo qualche mese. All’inizio ci sarà il preammortamento cioè qualche mese (al massimo un anno) in cui si pagheranno solo interessi senza restituire alcun capitale alla banca. Il mutuo vero e proprio inizierà solo dopo il preammortamento che sarebbe bene durasse poco e soprattutto con tassi di interesse non troppo alti. Verificate questo con la banca prima della firma definitiva del mutuo.