Apparecchio per bambini: qual è quello giusto

Che fare quando il dentista ti dice che tuo figlio deve mettere l’apparecchio? Scegliere tra i diversi tipi di cura e orientarsi tra i prezzi non è sempre semplice. Ecco quali sono i passi da fare e a cosa prestare attenzione.
È durante la prima visita dal dentista, tra i 3 e i 6 anni, che è possibile intercettare disarmonie dentali e/o scheletriche. Infatti, alcune condizioni possono essere prevenute rimuovendo o correggendo eventuali fattori che le stanno causando. Altri problemi possono essere corretti solo durante il periodo della crescita, quando si può svolgere un’azione anche di tipo ortopedico (sulle ossa) e non solo ortodontico (sui denti). A volte, però, non basta e, a fine crescita e a dentizione permanente completa (intorno ai 12 anni), bisogna intervenire con un’altra fase della terapia.
Quale apparecchio?
Stabilito che ci sono dei problemi, l’ortodontista fa lo “studio del caso”. Sulla base dello studio il dentista prepara un piano di trattamento e il preventivo. È importante che il dentista spieghi bene quali sono gli obiettivi del trattamento e quale apparecchio sarà usato, la durata presunta e i risultati attesi, e che, terminato il trattamento attivo, c’è un periodo di contenzione, in modo che il paziente possa farsi fin da subito un’idea chiara dei tempi e costi della cura.
È durante la prima visita dal dentista, tra i 3 e i 6 anni, che è possibile intercettare disarmonie dentali e/o scheletriche. Infatti, alcune condizioni possono essere prevenute rimuovendo o correggendo eventuali fattori che le stanno causando. Altri problemi possono essere corretti solo durante il periodo della crescita, quando si può svolgere un’azione anche di tipo ortopedico (sulle ossa) e non solo ortodontico (sui denti). A volte, però, non basta e, a fine crescita e a dentizione permanente completa (intorno ai 12 anni), bisogna intervenire con un’altra fase della terapia.
Quale apparecchio?
Stabilito che ci sono dei problemi, l’ortodontista fa lo “studio del caso”. Sulla base dello studio il dentista prepara un piano di trattamento e il preventivo. È importante che il dentista spieghi bene quali sono gli obiettivi del trattamento e quale apparecchio sarà usato, la durata presunta e i risultati attesi, e che, terminato il trattamento attivo, c’è un periodo di contenzione, in modo che il paziente possa farsi fin da subito un’idea chiara dei tempi e costi della cura.
Per valutare l’opportunità di mettere l’apparecchio e scegliere il più adatto, il dentista deve fare uno studio del caso, che consiste in una serie di analisi: la presa di impronte per i modelli di gesso dei denti, la radiografia panoramica e teleradiografia del cranio con relativa analisi cefalometrica, le fotografie del viso e delle arcate dentarie. Tutto questo richiede due o tre sedute. Lo studio del caso costa in media 190 euro (con punte fino a 400 euro). Spesso il dentista non è attrezzato in studio per le radiografie di questo tipo, che rappresentano quindi un costo a parte. Se vuoi farti fare un altro preventivo, metti in conto anche il costo dello studio del caso: spesso se prosegui con lo stesso professionista non viene caricato.
L’espansore del palato è un apparecchio fisso che viene inserito ai pazienti ancora in crescita, si fissa ai primi molari permanenti e agisce sul palato allargandolo. I genitori ogni giorno devono attivarlo girando una vite al centro dell’apparecchio. Si usa per correggere i casi in cui il palato è troppo stretto (piuttosto frequenti) provocando cross-bite (morso incrociato: i denti sopra chiudono all’interno di quelli sotto) o quando i denti sono costretti e affollati su un osso troppo piccolo. I prezzi sono variabili (da 700 a 1.500 euro) e comunque in media non si scende sotto i 1.100 euro, ma molto dipende anche dalla durata del trattamento (si va da 6 a 12 mesi) e, quindi, dal numero di visite di controllo da effettuare.
L’apparecchio fisso si applica sui denti e rimane in bocca 24 ore al giorno. Il dentista fissa dei brackets in metallo o bianchi sulla superficie esterna o interna dei denti. A questi brackets si applicano dispositivi come fili ed elastici che esercitano forze controllate sui denti per portarli nella posizione desiderata. Usato per raddrizzare i denti, li sposta con molta precisione. Questo apparecchio richiede una grande attenzione all’igiene orale, visto che cibo e placca si accumulano più facilmente. In media, il costo di un apparecchio con brackets vestibolari superiore e inferiore (due arcate) è di 2.500 euro circa con punte di 5.000 euro per chi considera l’intero trattamento fino a fine terapia andando, quindi, oltre l’anno.
L’apparecchio mobile “invisibile”, la famosa mascherina trasparente, è indicato per il trattamento di malocclusioni dentali. Queste mascherine, che si sostituiscono ogni due settimane, spostano progressivamente i denti nella posizione decisa all’inizio dal dentista tramite una simulazione al computer. Per ottenere il risultato desiderato si va dai 6 ai 24 mesi. Invisalign è il marchio più noto, ma ci sono anche All In, Less System, Nuvola. I costi sono alti: in media si spendono 4.150 euro, ma i prezzi variano nella maggior parte dei casi da 3.000 a 5.000 euro (si può arrivare anche a 7.000 euro). Da considerare che il trattamento dura solitamente tra i 18 e i 24 mesi.