WhatsApp: la Commissione europea chiede maggior chiarezza sull’uso dei dati personali
La Commissione europea ha chiesto alla nota app di messaggistica di chiarire la portata delle modifiche alla privacy entrate in vigore nel 2021 e di garantirne la conformità alle regole sulla protezione dei dati personali (GDPR)

L’anno scorso WhatsApp ha aggiornato i termini di servizio e l’informativa sulla privacy, creando non poco subbuglio tra gli utenti. Dopo i dubbi espressi dal Garante della Privacy interviene ora la Commissione europea chiedendo maggior chiarezza: la società ha tempo fino a fine febbraio per meglio informare gli utenti sull’utilizzo che viene fatto dei loro dati personali e sulle modalità di condivisione dei dati con altre società del gruppo tra cui Facebook.
La vicenda
Da inizio 2021 gli utenti dell’app hanno iniziato a ricevere una notifica che li invitava ad accettare le nuove condizioni, che sarebbero poi entrate in vigore, dopo uno slittamento, il 15 maggio successivo. Per fare scomparire il promemoria in molti hanno accettato le novità.
Ma che cosa ha comportato l'accettazione delle nuove regole sulla privacy? Da quanto dichiarato sul sito di WhataApp, per gli utenti privati che comunicano con altri privati (in chat a due o a più persone) di fatto nulla è cambiato: l'app ha continuato ad applicare la crittografia end-to-end, che non permette né a WhatsApp né a Facebook di leggere le conversazioni o condividere i contatti.
Ma per la Commissione europea le rassicurazioni della società non bastano e l’ha quindi invitata a fare maggior chiarezza partendo dalle informazioni rese agli utenti.
Cos’è successo a chi ha detto no
Cosa è successo a chi ha deciso di non accettare la nuova informativa? In questi casi non c'è stato alcun oscuramento del servizio: gli utenti continueranno a visualizzare una notifica contenente maggiori informazioni sull'aggiornamento per ricordar loro di rivederlo e accettarlo. Chi non ha ancora accettato gli aggiornamenti avrà altre possibilità di farlo direttamente nell'applicazione, ad esempio, se si registra nuovamente su WhatsApp, oppure quando desidera utilizzare per la prima volta una funzione legata all'aggiornamento.
Inoltre, alla lunga la app potrebbe applicare le regole sugli utenti inattivi (in vigore da tempo): dopo 120 giorni in cui un utente non accede più al servizio, il suo account viene cancellato perdendo con esso le chat, i gruppi e i backup.