Come scegliere la giacca a vento
Con le prime piogge sei alla ricerca di una buona giacca a vento? Per aiutarti a scegliere abbiamo messo alla prova 11 modelli di giacche impermeabili: ci sono marche meno note, economiche e di qualità. Qualche consiglio per scegliere bene.

Primi venti freschi settembrini e prime piogge autinnali; in questi giorni il sole può scomparire all’improvviso e lasciare il posto alla pioggia e al vento. Per non correre rischi la cosa migliore è vestirsi a cipolla, ossia a strati. L'ideale, quindi, è avere con sé anche una buona giacca a vento. Ma siamo sicuri che una giacca a vento valga l'altra? Cosa è meglio guardare quando si è in negozio? Tanto per cominciare abbiamo testato per te 11 giacche che riparano dal vento e dall’acqua. Risultato? Non c’è bisogno di spendere molto, perché puoi trovare modelli economici, di marche meno note, che nelle nostre prove si sono comportate egregiamente. Ecco i risultati completi del test sulle giacche a vento.
Qualche consiglio per scegliere la giacca giusta
Quali sono i punti di forza e quelli deboli di una giacca a vento? Cosa è bene guardare al momento di acquistarne una? Ecco qualche aspetto da tenere presente e che spesso trascuriamo, convinti come siamo che una giacca valga l'altra.
- Vestibilità. Quando si cammina, i movimenti non devono essere ostacolati da una giacca troppo rigida o pesante. In negozio è importante provare la giacca prima di acquistarla, tenendo presente che sotto spesso si indossano altri strati di indumenti.
- Cappuccio. Fondamentale per proteggersi da temporali o pioggerelline fastidiose. Deve essere regolabile. Non deve coprire la vista durante la camminata né sfilarsi facillmente in caso di vento forte. Meglio se ha la visiera, che protegge dalla pioggia.
- Polsini. La presenza del velcro oppure di cordini consente di aggiustare i polsini oppure la parte inferiore della giacca in base alla corporatura. Le cuciture impermeabili devono essere coperte da una nastro in modo da aumentare la protezione da vento e acqua.
- Apertura sotto le ascelle. Importante quando si fanno le camminate perché permette l’areazione.
- Tasche. Meglio giacche con tasche interne ed esterne con la chiusura a zip. Quelle esterne devono poter essere chiuse con cerniera e/o patta. È bene controllare che siano accessibili anche quando si indossa uno zaino. Di solito sono sufficienti due tasche ampie dove poter tenere le mani al caldo e una dove riporre piccoli oggetti.
- Prezzo. Se è vero che il modello risultato migliore è anche il più caro, i risultati del nostro test mostrano però che si possono trovare modelli di giacche impermeabili di qualità anche a un prezzo più accessibile.
Le prove del test: impermeabilità, ma non solo
Le giacche che abbiamo testato rappresentano l’ultimo strato, quello che si indossa alla fine, sopra gli altri indumenti. Il guscio, per intenderci. È il motivo per cui questo tipo di giacca, fatta di materiale leggero, dovrebbe riparare da vento e pioggia. La maggior parte delle giacche del test garantisce impermeabilità e traspirazione, leggerezza, praticità e resistenza agli strappi. Per valutare il grado di impermeabilità di una giacca abbiamo svolto lo “spray test”: con i modelli nuovi l’acqua scivola via sulla superficie, però quando abbiamo ripetuto il test dopo aver lavato i modelli per tre volte le cose sono peggiorate. Abbiamo verificato l’impermeabilità anche con un’altra prova. In laboratorio abbiamo vestito un manichino con ogni giacca del test e sotto una t-shirt. Poi è stata riprodotta una pioggia intensa per un’ora. Meno acqua è stata assorbita dalla t-shirt, maggiore è l’impermeabilità della giacca. Un test che abbiamo svolto sia con i modelli nuovi sia dopo averli lavati per tre volte.
Alla prova anche in montagna
Ma non ci siamo limitati a portare le giacche in laboratorio. Abbiamo anche voluto vederle alla prova sul campo, indossate da un gruppo di escursionisti. Undici persone con la passione della montagna hanno ricevuto tre giacche ciascuno. In questo modo ogni giacca è stata testata da tre persone. Prima di compilare un questionario con le proprie valutazioni, ciascuno degli escursionisti doveva averla indossata per 18 ore oppure aver percorso 150 km in condizioni climatiche diverse.