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Fallita la società dei cofanetti RegalONE e Movebox. Cosa fare adesso?

10 febbraio 2016

Il Tribunale di Perugia ha dichiarato il fallimento di Move Group s.r.l., la società che vendeva i cofanetti Movebox e RegalONE. Adesso, a chi non è riuscito a ottenere il rimborso, non rimane che presentare l'istanza al passivo fallimentare. Ti spieghiamo passo passo qual è la procedura da seguire.

Lo scorso 26 gennaio, dopo un iter che andava avanti ormai mesi, il Tribunale di Perugia ha dichiarato il fallimento di Move Group s.r.l., la società che commercializzava i cofanetti RegalONE o Movebox. A chi non è riuscito a ottenere il rimborso del cofanetto non rimane altra soluzione, se non quella dell'insinuazione al passivo fallimentare

Presenta l'istanza entro il 29 luglio

È possibile presentare l'istanza esclusivamente via PEC, all'indirizzo del curatore fallimentare f5.2016perugia@pecfallimenti.it entro il 29 luglio 2016. L’udienza di verifica dello stato passivo è fissata per il 28 settembre 2016. Il ricorso è gratuito e può essere proposto anche senza l'assistenza di un avvocato. Assieme all'istanza, devono essere inviati anche i documenti in grado di fornire prove dell'acquisto del prodotto. L'indirizzo PEC può anche essere quello di un soggetto diverso da quello che presenta l'istanza.

Quali voci deve contenere la richiesta

Se hai bisogno di una traccia da seguire, puoi scaricare il fac-simile della lettera per chiedere l'insinuazione al passivo che abbiamo già adattato a questa specifica richiesta. La domanda deve contenere queste voci:

  • indicazione del nome e/o del numero del fallimento;
  • le generalità di chi propone la domanda;
  • la determinazione della somma (capitale e relativi interessi) che si intende insinuare al passivo;
  • l'esposizione dei fatti e degli elementi che costituiscono la ragione della domanda;
  • l'indicazione di un indirizzo PEC al quale ricevere tutte le comunicazioni relative alla procedura.

Meglio non riporre troppe aspettative

Prima di inoltrare la richiesta, sappi che è meglio non riporre troppe aspettative in questa operazione. Le possibilità di recuperare qualcosa dall'insinuazione al passivo sono scarse, anche perché le casse della società non sono certo piene. Questa tipologia di crediti, inoltre, viene soddisfatta solo dopo che sono stati pagati i cosiddetti creditori privilegiati: per esempio lo Stato, il Fisco e i lavoratori dipendenti della società, secondo quanto previsto dalla legge fallimentare.