Fuoriporta con Altroconsumo

Sei uno sportivo, un appassionato del tuo territorio e di attività all’aria aperta come trekking, hiking, corsa, bici o nuoto in acque libere? Abbiamo selezionato due itinerari vincitori tra tutti quelli proposti che nei prossimi mesi saranno realizzati e promossi attraverso l’organizzazione di eventi a cui potrai partecipare anche tu! Leggi sotto come fare.

Abbiamo selezionato i due itinerari vincitori

Ecco i due itinerari più votati, che saranno realizzati con l’aiuto di Altroconsumo, TriO Events, Centro di Ricerca Tecnologie Avanzate per la Salute ed il Ben-Essere IRCCS Ospedale San Raffaele.

5 Itinerario selezionato

Rifugio Belvedere

Categoria:
trekking
Livello di difficoltà:
medio
Come si svolge l'itinerario:

Belvedere Marittimo (CS), sulla ss18 Salerno – Reggio Calabria, Stazione ferroviaria omonima. Il nostro sentiero, ben tracciato da anni di uso frequente, è stato di recente oggetto di ulteriore manutenzione, che, solo dove indispensabile, ne ha agevolato la fruizione. Nel realizzare i piccoli interventi, effettuati con legno e materiali naturali, si è inteso mantenere un equilibrio sempre rispettoso dell’ambiente, nella cornice della selvaggia montagna dolomitica circostante.

Prima tappa: Trifari-Porticelle. Il terreno, inizialmente dilavato dalle intemperie, diviene presto soffice ed erboso, nella fresca ombra delle piante, circondato da rovi e fiori multicolore e presenta in alcuni tratti delle modeste asperità, che non inibiscono la fluidità del cammino, piacevolmente arricchito dalla visuale testè descritta. Si sale con gradualità costante e dopo circa 45 minuti si giunge in località “Porticelle”, in prossimità di uno sperone di roccia viva, dove si può decidere di fare una prima breve pausa. Si potrà godere del salto sulle lussureggianti profondità delle pendici montuose sottostanti e della articolata orografia del territorio a sud-ovest, verso la parete nord del Monte Cannitello che impone la sua boscosa presenza.

Seconda tappa: Porticelle- Gafar’ d’à naiv. Il dislivello sale con regolarità, tra la vegetazione e gli alberi che fiancheggiano il viandante, tra faggi, pini ed aceri arricchendo di colori, suoni ed odori l’incedere del viandante, al punto che questi, dimentico del luogo, può trovarsi a poco a poco, a non guardarsi intorno per meglio guardarsi dentro. Così, quasi non ci si potrebbe avvedere, ad un tratto, dell’incombere, sulle teste degli escursionisti, della verticalità della parete sud-ovest del Monte La Caccia, nella sua imponenza che si eleva fino alla quota di 1744 m. slm; un vero e proprio monumento naturale. Il cammino presenta da questo punto, una evidente rocciosità, che in taluni punti è preziosa per superare delle piccole elevazioni. Si arriva, dopo circa 60 minuti, in una piccola radura che si caratterizza per ospitare una vasca di raccolta dell’acqua potabile, dove si può effettuare una sosta e consumare un veloce spuntino, atto a ristorare le energie fin qui spese.

Terza tappa: Gafar’ d’à naiv’- Rifugio Belvedere. Cambio di scenario. Si percorre ora un tratto più scoperto, ed il terreno diviene un fondo eroso e grigio di ghiaia calcarea, la cui percorrenza tuttavia, di circa 45 minuti, risulta sufficientemente agevole grazie ad alcune opere di transito in legno strategicamente predisposte. Ci troviamo circondati quasi di colpo da Pini Loricati modellati da intemperie e venti, di fogge e dimensioni varie e talvolta anche bizzarre. Essi si stagliano contro lo sfondo di un terrazzamento estremamente panoramico, che fronteggia la prospettiva rivierasca e la cornice collinare e montuosa delle quote inferiori, aprendosi alla vista dei rilievi circostanti nella loro maestosità. Lo sguardo oscilla tra la variegata prossimità degli alberi nella loro distintiva caratterizzazione, e la lungimirante punteggiatura dei particolari in lontananza.

Il Rifugio Belvedere. Situato a 1355 slm. la piccola struttura risulta ben inserita nell’ambiente montano; un camino in pietra ci accoglie crepitando nelle giornate rigide nella stanza a pian terreno, arredata in modo succinto ma completo con un robusto tavolo ed una cucina economica in ghisa; una ripida scala conduce al piano superiore, ove si può pernottare o riposarsi. Acqua corrente da cisterne ed energia elettrica da pannelli solari, completano le comodità essenziali; all’esterno un angolo dedicato a chi volesse arrostire o cucinare alla griglia. Qualche metro più in su, la chiesetta in pietra, umile e paziente, ci attende dal 1935, con il suo racconto leggendario e la sua storia, intatta.

Punti di interesse:

  • Panorama dei due mari: Jonio e Tirreno - Vista su isole Eolie, Stromboli ed Etna nelle giornate terse
  • Zippu i don Carmelo (pino loricato secolare) 
Link:
https://www.youtube.com/watch?v=AV9yMtUXhGE
Nome:
Giovanni
promontorio capo caccia Itinerario selezionato

Punta Giglio e Capo Caccia

Categoria:
corsa e kayak
Livello di difficoltà:
medio
Come si svolge l'itinerario:

L’itinerario si compone di una corsa di circa 7km nella riserva di Punta Giglio (all'interno del Parco di Porto Conte). Il sentiero principale è il più ampio e il più semplice; costellato da pannelli illustrativi sulla flora e sulla fauna, è percorribile da tutti (famiglie e bambini inclusi).Altre alternative sono disponibili, offrendo itinerari differenti. I sentieri si congiungono infine dopo un leggero dislivello, mostrando scenari incantevoli: da un lato Capo Caccia, dall’altro la falesia di Punta Giglio. La destinazione è costituita dalla ex batteria SR413, recentemente restaurata. Qui si trova una caserma, oggi rifunzionalizzata come foresteria e punto ristoro, insieme a un percorso museale dedicato alle vicende storiche e alle caratteristiche ambientali dell’area.

L’itinerario si può estendere con una gita in kayak nella zona di Capo Caccia, il “gigante addormentato”, che è un grande promontorio calcareo simbolo di Alghero. Al suo interno si trovano spettacolari grotte, le più famose sono le Grotte di Nettuno. L’escursione in kayak parte dalla Baia di Tramariglio, costeggiando il versante occidentale della baia si incontrano la Torre di Tramariglio, le piscine naturali di Cala Dragunara, la Torre del Bollo, la Grotta Verde e le falesie a picco sul mare di Capo Caccia. Una volta doppiato il capo, si può ammirare l’Isola Foradada con il suo splendido tunnel e numerose altre calette scavate nella roccia, dove si può fare il bagno o snorkeling. SI rientra quindi a Tramariglio. Il percorso è piacevole e adatto a canoisti amatoriali. Con kayak doppi si possono sicuramente portare anche principianti o bambini sopra i 10 anni. Il percorso è molto suggestivo.

Nome:
David e Doris

L'iniziativa

Nei mesi scorsi, Altroconsumo, in associazione con TriO Events e il Centro di Ricerca Tecnologie Avanzate per la Salute ed il Ben-Essere IRCCS Ospedale San Raffaele, tramite questa iniziativa ha raccolto una serie di candidature presentate da comuni sportivi desiderosi di proporre ad altre persone accomunate dalla medesima passione degli itinerari a cui erano particolarmente affezionati. Quelli descritti sopra sono quelli risultati vincenti per i quali è stata data l’opportunità di organizzare un personale ‘Meet-up’, un meeting sportivo in piccolo gruppo (massimo 30 persone), con altri appassionati che sotto la guida di un promotore e coordinatore si sono organizzati per condividere le attività all’aria aperta che preferiscono nei luoghi che amano.

fuoriporta con altroconsumo

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