TE Connectivity (156,98 dollari Usa al 23/1; Isin IE000IVNQZ81) è una società che si occupa di connettività e sensori per la distribuzione dell’energia, lo scambio di dati, data center, fabbriche automatizzate, energia rinnovabile… Consigliata per la prima volta nel n° 1509 a 121,39 dollari Usa, è passata a mantieni il 4/8/23 con un articolo online quando valeva 139,92 dollari Usa. Ha appena annunciato i risultati relativi al 1° trimestre dell’anno 2024/25 (i conti chiudono a fine settembre): il fatturato è stabile, ma penalizzato dal livello dei cambi, mentre l’utile per azione è stato di 1,75 dollari per azione (1,95 dollari per azione nella versione adjusted, vedi sotto). Gli ordini sono cresciuti del 6% su un anno prima spinti dal segmento industriale in cui ha osservato lo slancio legato all’intelligenza artificiale. Per il 2° trimestre si attende un utile per azione di 0,05 dollari a causa di un costo fiscale straordinario (1,96 dollari, in crescita rispetto a un anno prima, nella versione adjusted). Confermiamo le attese per l’anno in corso (2024/25) di un utile di 8 dollari per azione che saliranno a 9 nel 2025/26: si tratta di stime in linea con le attese medie della comunità degli analisti finanziari. L’azione è correttamente valutata e il consiglio mantieni è confermato. 

Utile adjusted (in italiano rettificato); è un dato pubblicato accanto a quello dei normali principi contabili, ed è quello che viene considerato più significativo anche a detta della stessa TE Connectivity che lo usa al suo interno per i suoi programmi di incentivazione. In pratica è l’utile al lordo di voci straordinarie e di alcune voci fiscali.