In Indonesia, l'attività economica è cresciuta del 3,72% nel secondo trimestre dopo essere scesa dello 0,95% nei primi tre mesi dell'anno. Ciò si spiega con un'accelerazione dei consumi interni e soprattutto con il boom delle esportazioni. Su base annua, la crescita del PIL si è attestata al 5,44% e l'inflazione indonesiana rimane relativamente contenuta (4,94%), il che ha permesso alla Banca centrale di mantenere i tassi di interesse al minimo storico del 3,5% finora. E se nei prossimi mesi è comunque prevista una stretta monetaria, il rialzo del costo del denaro dovrebbe essere molto graduale per preservare la domanda interna. Inoltre, l'economia indonesiana sta sfruttando in pieno la forte domanda globale e l'impennata dei prezzi delle materie prime di cui il Paese è un importante produttore, in particolare l'olio di palma.
Nel complesso, le prospettive economiche a breve e lungo termine dell'Indonesia sono buone. Per questo, le azioni indonesiane sono una fonte interessante di diversificazione, purché limitata al 5% del portafoglio e, data la loro elevata volatilità, solo per investitori con un profilo di rischio dinamico.