La situazione dei prezzi in Messico si presenta come una sorta di moneta a due facce. Da una parte c'è infatti l'inflazione generale, che per il terzo mese consecutivo è salita, seppur esattamente come atteso dal mercato. L'indice generale dei prezzi al consumo, infatti, ha fatto segnare 4,88% a gennaio dal 4,66% di dicembre.
Se invece si va a guardare il dato dell'inflazione di fondo, un indicatore a cui prestano attenzione le Banche centrali, compresa quella messicana, risulta invece in calo. La Banca centrale messicana nella sua riunione ha lasciato così i tassi fermi all'11,25% come atteso dal mercato. Nel comunicare questa decisione ha rilasciato anche l’aggiornamento sulle sue aspettative per i prezzi nel 2024 e nel 2025. Per quanto riguarda l'inflazione generale ha ritoccato al rialzo le attese per questi primi tre trimestri del 2024 e le stime sui trimestri successivi fino a fine 2025 sono invece state lasciate invariate. Leggermente ritoccate al ribasso per il primo trimestre, invece, le attese per l'inflazione di fondo, quelle per tutti i trimestri successivi fino al 2025 sono state confermate.
Tenendo conto di queste prospettive, la Banca centrale messicana ritiene che i tassi all’11,25% siano su un livello tale da garantire il ritorno l'inflazione al 3% obiettivo entro il 2025. Cosa farà invece nei prossimi mesi con i tassi? Se le attese sull'inflazione di fondo non sono state modificate, le attese sull'inflazione generale e l'andamento di quest'ultima nei mesi più recenti destano ancora qualche preoccupazione. Significa dunque che i piani per poter tagliare i tassi entro la fine di questo 2024 non sono così sicuri.
Per quanto riguarda gli investimenti, le azioni messicane sono presenti in due dei nostri tre portafogli. I bond in peso, invece, non sono da acquistare.