Nonostante i tassi di interesse estremamente elevati, la Turchia è riuscita a registrare una crescita del 3% nel 4° trimestre che ha permesso di raggiungere un +3,2% per tutto il 2024. Anche se permangono molte incertezze, la Turchia ha dalla sua una serie di vantaggi: a cavallo tra Asia ed Europa, il Paese vede le sue aziende esportare ovunque ed è quindi meno suscettibile agli sviluppi del mercato americano. Dispone inoltre di un notevole know-how nei settori della difesa e dell'edilizia, nonché di una posizione relativamente neutrale tra Ucraina e Russia, che potrebbe consentirle di essere uno dei principali beneficiari della fine di questo conflitto e della ricostruzione della regione.
Per quanto riguarda il suo mercato interno, l'inflazione rimane elevata, ma ha iniziato un percorso in discesa che alla fine consentirà alla Banca centrale di normalizzare la sua politica monetaria. Si prevede che la spesa e gli investimenti aumenteranno nei prossimi trimestri e, con il perseguimento di politiche responsabili, il Paese dovrebbe ritrovare il suo dinamismo.
Naturalmente, l’investimento sulla Turchia non è privo di rischi. Per questo, la Borsa turca è presente solo in uno dei nostri portafogli. I bond in lire turche, invece, non sono da acquistare.