A 1,17 dollari per euro, il dollaro USA è ai minimi rispetto all'euro dall'estate del 2021. Questa debolezza è dovuta innanzitutto al fatto che gli investitori sono nuovamente preoccupati per l'indipendenza della politica monetaria statunitense. Jerome Powell non è propenso a tagliare i tassi d’interesse nella riunione di questo luglio – a differenza di alcuni altri membri del comitato di politica monetaria – mentre Donald Trump non ha nascosto la sua delusione e ha attaccato pubblicamente il presidente della Federal Reserve. Dato che, di fatto, è praticamente impossibile sostituire Jerome Powell nell'immediato futuro, Donald Trump potrebbe annunciare presto il suo successore e potrebbe farlo con ampio anticipo rispetto alla conclusione del mandato dell’attuale governatore. Anche questo è un modo per influenzare le attese di mercato e di fatto la politica monetaria.
Tuttavia, l'elenco dei nomi che stanno emergendo include i fedelissimi dell'attuale presidente. Non si può dunque escludere che, non appena assumerà la guida della più importante Banca centrale del mondo, il prossimo Presidente della Fed si pieghi ai voleri della Casa Bianca e riprenda il ciclo di tagli della Fed, interrotto da dicembre.
E questo è il punto fondamentale. L'indipendenza della Banca centrale è una delle pietre angolari della fiducia nel sistema finanziario. Una Banca centrale indipendente deve perseguire i suoi obiettivi, senza preoccuparsi del mondo politico. Il controllo dell'inflazione è una priorità per il mercato obbligazionario, poiché l'inflazione elevata erode i rendimenti offerti in questi mercati. La prospettiva di una Fed che favorisca la crescita a scapito di un'inflazione più elevata preoccupa quindi gli investitori che stanno vendendo il dollaro. Inoltre, prospettive di tagli negli Usa, che ci saranno quando nella zona euro presumibilmente il ciclo di allentamento sarà terminato, ridurrà il differenziale di tassi Usa-eurolandia.
Sono tutti elementi che pesano sul biglietto verde. In questa fase, la valuta statunitense rende gli asset statunitensi più convenienti rispetto al passato. Rimaniamo presenti sui mercati statunitensi sia per le obbligazioni che per le azioni. Controlla i portafogli per sapere come puntare sugli Usa.
