Fondo pensione Fonchim: la chimica della pensione

Se vuoi integrare la tua futura pensione e lavori nel settore farmaceutico, hai a disposizione il fondo pensione di categoria Fonchim. I suoi comparti Crescita e Stabilità hanno una politica di gestione che, dopo essere stata analizzata con la nostra metodologia di valutazione, che è particolarmente severa, ottiene risultati superiori al 6 (che rappresenta la sufficienza come a scuola). Il nostro consiglio è dunque di aderire con tutto il tuo risparmio pensionistico, cioè il Tfr più i tuoi versamenti volontari, a Stabilità se ti mancano tra i 5 e i 10 anni alla pensione e a Crescita se te ne mancano 15-20.

Per tutti gli altri archi temporali, Fonchim non offre invece il comparto con la politica di gestione corretta. Se ti ritrovi in uno di questi casi, fai così. Aderisci al comparto che più ci si avvicina solo per il minimo definito dai contratti collettivi e poi quanto manca per completare la dose ideale da dedicare al risparmio pensionistico investilo in un fondo aperto. Per esempio, se ti mancano più di 20 anni alla pensione aderisci per il minimo a Crescita e poi il resto del tuo risparmio mettilo Arti & Mestieri 25+ I (i migliori fondi per ogni categoria li trovi usando il nostro comparatore). Ma come fare a capire quanto va destinato nel fondo aperto? Per esempio, hai uno stipendio di 35.000 euro lordi annui e il nostro calcolatore ti ha detto che devi risparmiare ogni mese 400 euro. Bene: con l’adesione a Astri versi 186 euro con il Tfr (è il 6,91%), poi ce ne metti almeno 27 (è l’1%) come contributo volontario e l’azienda te ne mette almeno altri 40 (è un 1,5%). Totale 253 euro. Nel fondo aperto devi mettere allora 147 euro (i 400 euro che ti ha suggerito il calcolatore meno i 253 accantonati con il Tfr e i contributi tuoi e dell’azienda).

Una volta in pensione, poi, se sarà Fonchim a pagarti la rendita, avrai 64 euro ogni 1.000 accumulati nel fondo (54 euro se donna).