Cent’anni di Buoni postali

Buono 100
Buono 100
Il Buono 100 è riservato ai titolari di un libretto postale, sia Smart sia Ordinario, e può essere sottoscritto esclusivamente con nuova liquidità. Per nuova liquidità si intendono tutte le somme versate dal 20 giugno al 4 settembre 2025 (salvo chiusura anticipata), al netto dei prelievi.
Il Buono 100 ha una durata di quattro anni, al termine dei quali viene riconosciuto un rendimento fisso pari al 3% lordo annuo (2,64% netto), con accredito diretto di capitale e interessi sul libretto utilizzato per la sottoscrizione.
Durante il periodo di validità, l’investimento non prevede cedole né rendimenti intermedi e, in caso di rimborso anticipato, viene restituito solo il capitale, senza interessi. È possibile investire a partire da 50 euro e multipli, fino a un massimo giornaliero di un milione di euro, sempre nei limiti della nuova liquidità, ovvero fondi trasferiti sul libretto tramite bonifici, assegni o accrediti di stipendio e pensione.
Il Buono 100 è associato anche a un’iniziativa sociale promossa dalla Cassa Depositi e Prestiti, che ha stanziato fondi per sostenere tre progetti: la valorizzazione del patrimonio artistico, l’educazione e inclusione sociale, e la ricerca scientifica. Ogni sottoscrittore può indicare a quale di questi progetti desidera destinare una parte del contributo, esprimendo la propria preferenza tramite un codice univoco ricevuto via mail.
Ma conviene sottoscrivere il Buono 100? Se confrontato con un BTp di durata simile, il rendimento del Buono postale risulta più vantaggioso agli attuali prezzi di mercato dei titoli di Stato italiani. Il rendimento netto di un BTp con scadenza compresa tra tre e cinque anni varia, infatti, dal 2,42% netto del BTp Valore 4,1% 10/10/2028 (103,87; Isin IT0005565400) all’ 1,51% netto del BTp 4,75% 01/09/2028 (107,63; Isin IT0004889033).
La tassazione agevolata del Buono Postale contribuisce a renderlo più competitivo. Inoltre, la facilità di sottoscrizione, sia online sia presso gli sportelli, e la soglia minima di accesso contenuta lo rendono uno strumento alla portata di molti.
Va però precisato che il prodotto è rivolto esclusivamente a chi è già titolare di un libretto postale. Considerando che il vantaggio sul rendimento, rispetto a un BTp scelto con attenzione, si limita a circa lo 0,2% annuo, per chi non è già cliente Poste l’apertura di un libretto potrebbe non risultare particolarmente interessante. Diverso, invece, il discorso per chi è già titolare: in tal caso, il Buono 100 può rappresentare una valida opzione di investimento.
Attendi, stiamo caricando il contenuto